Atelier(s) Alfonso Femia ridisegna la Villa Créative ad Avignone come spazio di condivisione delle esperienze e delle differenze. Il progetto architettonico di Villa Créative si alimenta da una delle esperienze più entusiasmanti e più accoglienti della storia culturale europea, il Festival di Avignone, una manifestazione teatrale composta da due parti, In e Off.
Entrambe le sezioni sono organizzate da associazioni no profit; la parte “off” è aperta a qualunque compagnia desideri partecipare, senza limitazioni e permea strade e piazze in tutta la città. è una scelta particolarmente significativa perchè supera il concetto dell’inclusione (che reca in sè la dimensione di chi sta fuori dall’anello dell’accoglienza), sperimentando il tema della convivenza delle differenze.
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Villa Créative crea la condizione «fisica» – l’architettura – per condividere le differenze reciproche. L’intervento si innesta nell’edificio storico “Villa Supramuros” caratterizzata dai tratti tipici dell’architettura del diciottesimo secolo.
Il progetto prevede la realizzazione di auditorium e sale convegni, living lab, aree di coworking, centri di formazione, un polo formativo e di ricerca audio-visiva, e un innovativo giardino digitale che si svilupperà su una superficie di 4mila metri quadrati organizzati in quattro macro-aree tematiche: convivialità e diffusione, coworking, piattaforma audiovisiva digitale, educazione continua. Non si tratterà di elementi distinti, ma di un sistema spaziale interconnesso governato dall’interdipendenza culturale e tecnologica delle funzioni.
In uno spontaneo processo di accoglienza e fruizione, al piano terra auditorium, living lab, coworking sono le aree immediatamente accessibili al grande pubblico occasionale o abituale. Al medesimo piano, ci sono gli spazi tecnici e logistici, mentre i piani superiori sono disponibili per l’utenza regolare e professionale e soggetti a uso regolato e controllato.
Uno dei fulcri del progetto è l’area dell’audiovisivo digitale, nella porzione ovest dell’edificio. La divisione Lifelong Learning troverà spazio nell’ala est dell’edificio e sarà autonoma rispetto all’edificio, con un ingresso dedicato.
L’esperienza all’interno di Ville Creative è pensata progettualmente come un vero e proprio viaggio che muove dalla scala monumentale al passaggio sul fronte meridionale e al parcheggio su quello settentrionale.
Il “Giardino Digitale”, all’esterno della struttura, è una dimensione essenzialmente creativa che favorisce, attraverso l’architettura e il disegno dello spazio, la circolazione della conoscenza e la condivisione delle tecnologie. Gli sviluppi proposti nell’ambito della missione devono fondersi con la dimensione del patrimonio del giardino, conferendogli una vera identità.
Transizione, socialità, incontro sono le funzioni che ospiterà e valorizzerà, oltre a essere futuro scenario di grandi eventi come i Thinking Workshops che animeranno il festival di Avignone. Protagonisti ed elementi identitari dello spazio sono i grandi alberi secolari, l’innesto architettonico contemporaneo si conforma al paesaggio originale, suggestivo nell’alternanza delle cromie floreali stagionali.
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Alfonso Femia | Progettista
«I termini dell’innovazione stanno mutando. Fino a qualche tempo fa la fisicità dei luoghi determinava la coesione o la disfunzionalità sociale. Oggi la spontanea tensione all’aggregazione e alla condivisione alimenta un’architettura social impact in chiave tecnologica. Villa Créative è, in questo senso, un esempio paradigmatico di progettualità che guarda al domani».