Comune di Venezia, Agenzia di Sviluppo Venezia e Syndial-Eni hanno firmato un protocollo d'intesa per lacostituzione di un tavolo congiunto per accelerare il processo di riqualificazione e di recupero ambientale dell'area di Porto Marghera. Gli operatori economici interessati avranno a disposizione 64 ettari di aree. L'avviso scade il 30 settembre 2020.
Per il sindaco della città lagunare «gli architetti non si devono limitare a presentare un progetto, ma devono avere una visione sociale che possa attrarre gli investitori stranieri. In questo momento penso soprattutto a Porto Marghera senza aspettare sempre una fonte di finanziamento pubblico».
Entro il prossimo mese di marzo si potranno presentare progetti e idee per la definizione del piano che insieme al Pat comprende la rigenerazione di Porto Marghera e gli utilizzi temporanei degli edifici e delle aree dismesse.
Il padiglione Venezia alla Biennale di Architettura 2016 è dedicato a Porto Marghera e sarà visitabile per tutta la durata della Biennale, fino a domenica 27 novembre.
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Al tavolo permanente convocato dal governatore Zaia presentate alcune linee d’intervento tra le quali il riconoscimento di Porto Marghera quale area di crisi complessa.
I tre interventi, il cui importo complessivo previsto è di 19 milioni euro, rientrano nelle azioni previste dal tavolo permanente per Porto Marghera per la riqualificazione della zona.
La giunta comunale della città lagunare ha approvato la variante al Piano di recupero di iniziativa privata «Due Torri» a Porto Marghera e il piano di recupero dell’area del Palazzo del Cinema e del Casinò del Lido.
Sono stati approvati 12 progetti delle aree industriali tra cui spiccano quelli di Eni Raffineria, Fincantieri e Mediopiave Marghera. 5800 ettari su cui si dovrĂ sviluppare la green economy.
