Per il presidente delle imprese di costruzioni di Milano, Lodi, Monza e Brianza «il prelievo immobiliare è passato da 9 fino a 25 miliardi di euro: è una patrimoniale sulla ricchezza delle famiglie, che deprime i consumi interni. Occorre attuare una politica di rilancio dei consumi. Con quei livelli di tassazione oggi è impossibile attivare quegli investimenti che servirebbero per il rilancio delle città».