La conferma del principio costituzionale dell’equo compenso, rappresenta dunque la soglia base minima di una manovra per consentire d’esercitare il lavoro intellettuale con salvaguardia dell’interesse pubblico e sociale d’ottenere qualità nelle opere pubbliche e private e sopravvivenza del patrimonio delle competenze professionali. Tale enunciazione sarà però efficace, solo con norme che vietino la turbativa del mercato, rappresentata dall’eccesso di ribasso.