«Va benissimo rimuovere gli ostacoli burocratici che bloccano lo sviluppo delle professioni sul territorio, ma poi, quando ci caliamo nella realtà delle singole regioni, incontriamo sensibilità diverse che possono valorizzare o pregiudicare l’accesso agli incentivi, quasi sempre calibrati sulle imprese». Così il presidente di Confprofessioni >>, Gaetano Stella, al termine del secondo tavolo di lavoro «Competitività delle professioni», che si è tenuto alla presenza del sottosegretario del Ministero dello Sviluppo Economico, Simona Vicari.
Secondo Stella, il protocollo tra Mise e regioni dovrebbe armonizzare le politiche di sostegno messe in campo dalle regioni, attraverso misure che possano rafforzare gli studi professionali alla stessa stregua delle pmi. «Ci sono alcune buone pratiche, come Friuli-Venezia Giulia e Toscana, che possono rappresentare un esempio da seguire e ci sono numerose misure che, se effettivamente applicate alle attività professionali, come per esempio il sostegno all’autoimprenditorialità e alle start-up professionali, possono rappresentare una leva competitiva straordinaria per gli studi professionali» – ha affermato Stella concludendo che – «le difficoltà che stanno attraversando i professionisti impongono una decisa accelerazione a tutte le misure di promozione e finanziamento degli studi. Le proposte presentate dal sottosegretario Vicari vanno nella giusta direzione, ma dobbiamo fare in fretta».