Sono 91mila le compravendite di abitazioni registrate in Lombardia nel 2015, il 21% del totale compravendite italiane. Sono cresciute rispetto al 2014 quando erano 84 mila: Milano ha registrato da sola un decimo delle compravendite nazionali, oltre 43mila, ma sono andate bene anche Brescia e Bergamo (raggiungendo l’11% delle compravendite lombarde).
Il 41% a Milano. In media un’abitazione su quattro (27,8%) in Lombardia viene venduta nelle città capoluogo, una percentuale che per Milano città sale al 41%.
Emerge da un’elaborazione Camera di commercio di Milano su dati Osservatorio del mercato immobiliare relativi all’anno 2015 che a Milano si vendono soprattutto monolocali e piccole abitazioni: si vende qui oltre la metà del totale lombardo e il 9,4% del totale nazionale dei monolocali ed il 54,3% lombardo e il 12,6% italiano delle piccole abitazioni.
Convegno su fiscalità e sviluppo urbano. Durante il convegno tenutosi in Camera di commercio si è trattato il tema dell’incidenza del prelievo fiscale sui piani e sulle trasformazioni urbane a materia fiscale, tema che sta assumendo un ruolo determinante nella trasformazione della città , dalle scelte della pianificazione urbanistica fino agli interventi diffusi di riqualificazione del patrimonio edilizio esistente.
L’obiettivo del convegno è stato gettare le basi per il riallineamento delle discipline fiscali e urbanistiche e la messa a punto di nuovi e più efficaci strumenti di promozione delle trasformazioni urbane.
Marco Dettori | Presidente TeMa e Assimpredil AnceÂ
«Nella ripresa del mercato immobiliare ha un peso rilevante la crescita delle compravendite. Tra l’altro la facilità e velocità del cambiamento dell’abitazione, sulla base delle esigenze dei residenti, è un tema legato alla qualità della vita e al benessere delle famiglie. Il quadro è di un miglioramento di questi elementi rispetto agli anni passati di rallentamento. Con questo incontro ci siamo soffermati sulle esigenze fiscali, leva fondamentale, soprattutto in questo momento, per far ripartire il mercato e renderlo più vicino ai bisogni del cittadino».