La funivia di Youla è una costruzione «storica» e fa parte del complesso sciistico di Courmayeur: è stata costruita negli anni ’50 e permette di raggiungere il colle di Arp e le discese dalla cresta lungo la valle di Youla. Il complesso presentava notevoli infiltrazioni dalla copertura.
Manifestazioni atmosferiche estreme. Non va tralasciato di considerare che le costruzioni situate in alta quota sono sottoposte all’azione continua di manifestazioni atmosferiche estreme: sbalzi di temperatura, neve, acqua, sole, forti venti. Le funivie in particolare, subiscono un’ulteriore sollecitazione dovuta ai contraccolpi per la partenza e l’arrivo delle cabine alle stazioni di arrivo e partenza. Utilizzate a fini sciistici, spesso le funivie sono infatti concepite con il concetto di «va e vieni»: due cabine sono poste su due diverse funi portanti sulle quali scorrono sotto l’azione di una fune traente in comune. Questa tecnica permette di avere una cabina in salita e una in discesa, massimizzando la portata.
Dal punto di vista dell’impermeabilizzazione un punto critico è quello della copertura insieme al giunto tra la parete e il livello terra, che richiede un materiale flessibile in grado di resistere alle sollecitazioni.
Infiltrazioni nella copertura. Triflex >> ha proposto, per entrambe le casistiche, soluzioni di veloce applicazione e durata in particolare dovendo trovare una soluzione in grado di interrompere immediatamente le infiltrazioni nella copertura di tegole in cemento e giunti in catrame liquido, andando in aderenza direttamente alla superficie esistente, senza dover smontare i materiali esistenti e lavorando in copertura con le imbragature.
Primer. Un’ulteriore richiesta di committente e impresa (rispettivamente la Courmayeur Mont Blanc Funivie spa e l’impresa specializzata Andrea Plat) era quella di individuare un materiale performante anche nel lungo periodo, che non avesse complicazioni una volta sottoposto alle sollecitazioni degli agenti atmosferici dati dalla notevole quota di altitudine. Così i tecnici dell’impresa e di Triflex hanno definito e attuato la migliore soluzione per quel tipo di copertura: molatura della superficie esistente, applicazione di Cryl Primer 276 di Triflex, un primer bicomponente a reazione rapida, a base di polimetilmetacrilato (pmma). Triflex Cryl Primer 276 viene utilizzato come primer su sottofondi assorbenti, come calcestruzzo o soletta, per sistemi Triflex a base di pmma applicati successivamente.
A seguire i tecnici hanno proceduto con la regolarizzazione della superficie con miscela di Cryl Primer 276 e quarzo 0,7-1,2 mm di Triflex: infine è stato applicato Triflex ProDetail con armatura in ral 7035.
Superficie continua. I punti non impermeabili del tetto piano si notano solo quando all’interno degli ambienti sottostanti è presente umidità. I danneggiamenti quindi si presentano per lo più nella stagione più fredda. Triflex ProDetail è stato sviluppato in modo tale da potere essere lavorato già con una temperatura del sottofondo di -5 °C. L’impermeabilizzante liquido Triflex ProDetail diventa resistente alla pioggia dopo 30 minuti e catalizza completamente dopo 45 minuti. Le riparazioni possono quindi essere eseguite indipendentemente dalle condizioni atmosferiche e in modo sicuro. Triflex ProDetail è una resina in grado di formare una superficie continua priva di saldature. Anche dettagli complicati vengono impermeabilizzati in modo omogeneo e senza problemi grazie alla tecnica di lavorazione liquida. Triflex ProDetail è elastico, le fessure vengono colmate in modo dinamico.
Il sistema interamente armato possiede una flessibilità in grado di assorbire senza danneggiamenti i movimenti degli altri strati funzionali. Infine può essere applicato su praticamente tutti i sottofondi, aderendo su oltre il 90 % di tutte le membrane bituminose e sintetiche comunemente presenti sul mercato. Questo consente di risparmiare materiale e tempo e di eliminare una fase di lavoro. L’aderenza per tutta la superficie sui più diversi tipi di sottofondo impedisce la penetrazione dell’acqua piovana sotto la superficie.
L’applicazione a freddo del prodotto consente, infine, di evitare l’uso di prodotti infiammabili. Ricordiamo infine che Triflex ProDetail dispone del Benestare tecnico europeo (Eta) e soddisfa i requisiti della direttiva dell’Ue relativa ai prodotti di costruzione (marchio Ce): il prodotto è conforme al certificato di resistenza alle radici secondo il metodo di prova Fll. Triflex ProDetail corrisponde alla norma Din 18531 (edizione 2010).
Le soluzioni Triflex sono state utilizzate perché rappresentavano, grazie alle loro caratteristiche di velocità di posa anche in condizioni estreme, la soluzione ritenuta più veloce e meno dispendiosa. Il lavoro è stato completamente realizzato con l’impiego di sole 2 persone, senza portare in quota eccessiva attrezzatura. I sistemi Triflex hanno infatti permesso di poter lavorare solo con le cinture di sicurezza senza ponteggi o protezioni laterali.