Margraf >>, realtà internazionale della Valle del Chiampo (Vi) è diventata uno dei simboli dell’eccellenza «made in Italy» nel mondo. L’ampliamento del suo headquarters, progettato da Asa Studio Albanese, nasce dall’idea di trasmettere, attraverso una sede appropriata, il ruolo e l’importanza dell’azienda nel territorio.
La facciata, l’organizzazione degli spazi, le forme di accoglienza, la disposizione dello showroom e il rapporto con il contesto, contribuiscono a costruire il linguaggio emozionale dell’impresa. La hall, progettata come spazio permeabile e trasparente di tipo semi-pubblico, funziona come una sorta di piazza interna che si schiude verso l’esterno mentre, sull’asse verticale, funge da elemento di collegamento dei livelli, dal lucernario all’interrato.
In qualità di spazio introduttivo, la hall è contraddistinta da una grande parete marmorea inclinata che s’incide sul terreno come uno scavo, da cui affiorano superfici litiche, scabre, materiche, inumidite da rivoli d’acqua, che rievocano la condizione della cava. L’apertura sul pavimento ospita una struttura-giardino ipogeo, denominata Albero Climb e progettata dal designer Luigi Siard, alta 18 metri e costituita da 380 piante, che emerge dal suolo dell’interrato attraversando scenograficamente lo spazio a tutta altezza.
La scala interna incrociata costituisce un elemento di grande impatto percettivo, e si ispira alle architetture visive dell’artista astratto americano Ellsworth Kelly. La funzione primaria di accoglienza, riferita alla hall, lascia quindi spazio a quella espositiva dello showroom, vero organo vitale di Margraf, il suo cuore pulsante. L’accesso viene però protetto, quasi schermato, dalla presenza di una quinta scenica che lo separa dalla hall. Oltrepassato questo diaframma il visitatore viene introdotto al volume a tutta altezza della gallery, dove si allinea la sequenza prospettica delle lastre di marmo a vista.
In fondo allo showroom, è stato progettato un edificio nell’edificio che accoglie l’archivio Margraf con i disegni originali delle grandi firme del passato e del presente, da De Chirico a Gardella, ai designers e agli architetti contemporanei, e la sala conferenze. La grande façade vetrata (che funge da regolatrice microclimatica e irradiante) mette in mostra lo showroom anche all’esterno, lungo la strada, istituendo una dialettica di trasparenza e opacità giocata a più livelli. Il marmo domina nei rivestimenti delle pareti interne ed esterne e nei pavimenti.
Chi ha fatto Cosa
Progetto: Asa Studio Albanese
Facciata ventilata esterna: 650 mq di Grey Saint Laurent
Interni: 1.110 mq di Bianco Laser, Grey Saint Laurent e Fior di Pesco Carnico
Superficie totale: 26.000 mq coperti