Secco >>, azienda veneta che produce sistemi per facciate e infissi, collabora da tempo con diverse Facoltà di architettura italiane al fine di promuovere l’intesa tra accademia, progettazione e industria condividendo con studenti e docenti le competenze e il know how aziendale e cercando in questo reciproco rapporto stimoli e idee per lo sviluppo delle proprie attività. Il più recente esempio di collaborazione è con il Dipartimento di architettura e design (Dad) del Politecnico di Torino nell’ambito di un progetto internazionale tra Australia e Italia: il Department of architecture and interior architecture, School of built environment (Sobe) della Curtin University di Perth e il Dipartimento di architettura e design (Dad) del Politecnico di Torino hanno sviluppato congiuntamente un progetto sul quale si sono esercitati gli studenti dell’ultimo anno della laurea di architettura (sostenibilità) guidati dalla prof. Gabriella Peretti del Dad.
Progetto in parallelo. L’esercizio progettuale è stato eseguito in parallelo dagli studenti delle due facoltà e ha avuto come oggetto l’esame delle potenzialità della zona di Midland situata a est del centro urbano di Perth. La sfida era riuscire a dimostrare che l’area possiede le qualità per divenire un nodo urbano e un centro della regione metropolitana puntando su potenzialità urbane, sviluppo sostenibile, benessere delle comunità sociali e insediamento residenziale.
Giuria e premiazione. L’ing. Alberto Agostini, amministratore delegato di Secco Sistemi, è stato invitato a far parte della commissione giudicante che ha valutato i progetti degli studenti italiani: grazie alla collaborazione tra università torinese e Secco, sette studenti hanno potuto recarsi a Perth in Australia per la fase conclusiva del progetto.
Alberto Agostini | Ad Secco Sistemi
«L’Australia per quanto sembri terra lontana non lo è affatto per Secco Sistemi. Da tempo vi operiamo con nostre officine autorizzate. A Sydney possiamo vantare, progettata dal prof. Mario Antonio Arnaboldi, una delle più belle e complesse facciate continue mai realizzate in acciaio inox».