Il progetto Elissa si era prefisso il compito di trovare e testare nuove soluzioni per un’edilizia energicamente efficiente, ecocompatibile, resistente a fuoco e sismi e isolata acusticamente e termicamente. I ricercatori sono giunti oggi a positiva conclusione: hanno partecipato aziende e atenei di 5 diverse nazioni e l’Italia ha avuto un ruolo di leadership dando un notevole contributo in termini di competenze tecnico-scientifiche.
Ne parla il prof. Raffaele Landolfo, direttore del Dipartimento di strutture per l’ingegneria e l’architettura dell’Università Federico II di Napoli e responsabile dei test di resistenza sismica: «In Italia, e in particolare all’Università Federico II di Napoli, siamo all’avanguardia nello studio di soluzioni per un’edilizia capace di resistere ai più forti eventi sismici; questa eccellenza, indiscussamente riconosciuta anche in ambito europeo, ha fatto sì che al nostro dipartimento venisse affidata la guida del progetto Elissa relativamente all’elaborazione di soluzioni antisismiche e al loro test finale, che oggi è stato superato con successo».
Ing.Claudia Chiti | Direttore tecnico Knauf Italia
Il ruolo italiano è stato fondamentale anche sul fronte strutturale; in questo settore la supervisione dell’ing.Claudia Chiti, direttore tecnico di Knauf Italia e responsabile di numerosi progetti di edilizia sperimentale, ha permesso di capitalizzare le immense competenze della multinazionale per risolvere le più importanti problematiche strutturali e assicurare il successo del progetto. Sostiene l’ing. Chiti che: «con il lavoro coordinato di questo pool di aziende e università abbiamo dimostrato che un’edilizia nuova, più razionale e più sicura è possibile e già a portata di mano. Sfruttando tecnologie innovative ma disponibili già oggi, come le lastre, i solai e gli isolamenti Knauf, ed integrandole in modo adeguato con le soluzioni di altre aziende, tra cui gli importanti profili di Cocoon, abbiamo dimostrato che è possibile costruire abitazioni migliori abbattendo i costi fino al 15% e riducendo drasticamente anche i tempi di costruzione».
Il sistema. Strutturalmente la casa del futuro frutto del progetto Elissa si basa su un sistema in profili di acciaio leggero, modulare e componibile, studiato dalla svizzera Cocoon e completato con diversi prodotti Knauf. Per le partizioni perimetrali sono state usate lastre Knauf Aquapanel in cemento leggero mentre quelle interne sono state realizzate con lastre Knauf Diamant e soluzioni isolanti termico-acustiche Knauf Mineral Wool. Sono di Knauf anche le soluzioni per i pavimenti portanti, realizzati con Knauf Gifafloor.
Con questa struttura è stata riprodotta in scala 1:1 un’abitazione su due piani, tanto resistente quanto leggera (appena 10 tonnellate), che sulla piattaforma vibrante dei laboratori dell’Università Federico II di Napoli è stata sottoposta a una sequenza di shock sismici crescenti, la cui potenza massima è arrivata al 150% di quello che ha colpito L’Aquila nel 2009.
L’edificio ha sopportato perfettamente le ripetute accelerazioni, fino al valore di 1g, provocate della tavola vibrante, superando con successo i numerosi stress a cui è stato sottoposto e non dando il minimo cenno di cedimento neppure nei punti più critici di giunzione.
Maria Founti | Coordinatore europeo del progetto Elissa
Questo era il test finale del progetto Elissa, che ha dimostrato come, dopo migliaia di anni, sia finalmente possibile avere un’alternativa al mattone e che grazie alle tecnologie oggi disponibili è finalmente possibile costruire abitazioni confortevoli, sicure, economiche e soprattutto ecocompatibili” ha commentato la professoressa Maria Founti, professoressa alla National technical university di Atene e coordinatore europeo del progetto Elissa.