Arch. Fabrizio Terribile Secchi | Bim Manager L+ Partners
«La scomposizione dei modelli in aree funzionali è stata pensata per seguire il programma delle attività in relazione agli incontri con la direzione sanitaria, mentre la progettazione impiantistica è stata avviata contemporaneamente alla definizione dei layout, in parallelo con lo sviluppo del modello architettonico. Aver adottato fin dalle prime fasi processi Bim condivisi e coordinati, ha permesso al team di progetto di poter monitorare e intervenire sui lavori in qualsiasi momento. La scelta di applicare i processi Bim all’interno di questo progetto è stata fatta a garanzia della qualità durante tutte le fasi progettuali: con il suo utilizzo siamo riusciti a diminuire gli errori in fase di progettazione e a eliminarli totalmente in fase di costruzione».
Ristrutturazione e ampliamento
Il progetto della nuova Cittadella della Salute di Treviso prevede la ristrutturazione e l’ampliamento della struttura ospedaliera esistente. L’obiettivo è realizzare una struttura sanitaria tecnologicamente avanzata che diventi un punto di riferimento sanitario provinciale e sovra-regionale.
L’area d’intervento riguarda 150mila mq divisi in 100mila mq di nuova costruzione e 50mila mq di ristrutturazione, per un investimento di circa 230 milioni di euro. Il progetto prevede la realizzazione di nuovi edifici, la demolizione degli edifici più vecchi e non più funzionali, la ristrutturazione e la riconversione di alcuni edifici in buono stato di conservazione. Il risultato finale sarà un moderno centro ospedaliero ad elevata specializzazione e tecnologia.
La nuova struttura ospedaliera sarà suddivisa in 6 macro aree funzionali. Nello specifico troviamo:
- la macro area ospedaliera, fulcro dell’attività sanitaria del presidio dove saranno presenti il blocco operatorio, il pronto soccorso, le radiologie, le degenze chirurgiche e mediche;
- la macro area territoriale, destinata a ospitare tutte le attività ambulatoriali che ad oggi sono collocate in vari centri della città e nei comuni limitrofi;
- la macro area tecnologico-logistica, sede della nuova centrale energetica e dell’attività logistica dell’ospedale, quali: lavanderia, cucina e sterilizzazione;
- il nuovo padiglione del servizio di urgenze ed emergenze, attualmente in fase di completamento;
- la macro area della formazione con un intero edificio dedicato, che conterrà circa 700 allievi e le aule di didattica;
- la macro area amministrativa che ospiterà le direzioni sanitarie le direzioni generali dell’Asl.
I vantaggi dell’applicazione del modello Bim nella progettazione ospedaliera sono maggiori rispetto a quelli che si possono trovare in progettazioni di minori dimensioni, data la complessità dell’opera, sia dal punto di vista architettonico sia da quello impiantistico.
In prospettiva il Bim favorisce sicuramente una migliore gestione dell’opera durante il suo ciclo di vita (facility management) e il mantenimento della qualità dell’opera nel caso di ristrutturazione.