Una Pa in cui le risorse hanno un’età medio alta, pochi giovani e soprattutto una carenza di tecnici e profili specialistici per cogliere le sfide del Pnrr. Si apre così l’analisi dello scenario attuale delineato dalla ricerca “Lavoro Pubblico 2023” realizzata da Fpa e presentata in questi giorni a Roma, in occasione di Forum Pa 2023.
Alla difficoltà di reclutamento rispetto a una vera e propria competizione sul talento con il settore privato e tra le stesse amministrazioni, risponde l’iniziativa incentrata sulla sussidiarietà orizzontale che il capo Dipartimento per la Transizione Digitale Angelo Borrelli ha esplorato e perfezionato insieme alle categorie tecniche degli ingegneri, degli architetti e dei geometri.
Alla base del protocollo d’intesa siglato dal Dipartimento per la trasformazione digitale, Infratel Italia, Tim e Open Fiber l’obiettivo di facilitare il raggiungimento degli obiettivi del Pnrr sulla banda ultra larga. E proprio con la comprovata esperienza e i riferimenti dei professionisti tecnici italiani, contenuti in un database che sarà stilato dagli Ordini professionali, si vuole contrastare la carenza di tecnici specializzati. L’intesa è finalizzata, in particolare, a stabilizzare un sistema di rapporti tra le parti per favorire l’avanzamento delle attività del piano Italia a 1 Giga.
Il programma sopra indicato è stato lanciato a luglio 2021 per promuovere le reti a banda ultra larga che consentono di garantire agli utenti una velocità di connessione in linea con gli obiettivi europei della Gigabit society e del Digital Compass. Si tratta di un piano che prevede l’installazione di una rete idonea a fornire velocità di almeno 300 Mbit/s in download nell’ora di picco del traffico, portando la connessione nelle unità immobiliari in cui non è presente, né lo sarà entro i prossimi cinque anni.
Per la puntuale attuazione del protocollo d’intesa sarà istituito un comitato di coordinamento tra le parti, che avrà funzioni tecnico-operative e di controllo. Il nuovo soggetto si riunirà con cadenza quindicinale per esaminare eventuali problematiche, proporre iniziative da intraprendere e constatare lo stato di quelle già avviate.
A cura di ciascun Consiglio nazionale, come anticipato, e in collaborazione con i propri enti di rappresentanza territoriale, sarà la elaborazione di un database dei nominativi dei professionisti caratterizzato da una ripartizione provinciale delle competenze specifiche. Un elenco che metterà a disposizione un quadro più dettagliato sui professionisti che potranno essere così individuati, non prima di aver segnalato loro stessi un interesse al proprio Ordine, in cui esprimere la volontà a partecipare alle attività di progettazione e direzione dei lavori dei soggetti aggiudicatari.
Da Tim e Open Fiber, invece, l’impegno a mettere a disposizione una dotazione speciale ai tecnici operativi sul territorio, una app che realizza fotografie georeferenziate alle terminazioni finali e associa automaticamente i civici di riferimento.
I dati così trasmessi verranno archiviati all’interno del sistema predisposto e resi disponibili e interrogabili dal Dipartimento e da Infratel. A Tim e Open Fiber, inoltre, l’ulteriore impegno di collaborare con Infratel Italia e il Dipartimento per la definizione puntuale delle specifiche tecniche e funzionali, la distribuzione verso gli installatori degli apparati finali e il popolamento dei dati tramite l’applicazione. (ar.ge.)
Maurizio Savoncelli | Presidente CNGeGL
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«Siamo pronti a rispondere alle esigenze del Paese e metterci a disposizione delle istituzioni, che potranno fare affidamento sulla forza di una sinergia interprofessionale e multidisciplinare: l’optimum per affrontare la nuova sfida decisiva che ci aspetta. Da parte nostra, una grande consapevolezza: insieme ci siamo trovati in scenari ancor più complessi, in cui abbiamo potuto affinare la gestione congiunta, l’attuazione di piani e programmi impegnativi. Un’esperienza che replicheremo senza esitazione».
Alessio Butti | Sottosegretario con delega all’Innovazione tecnologica
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«Il protocollo siglato oggi è un primo importante tassello della revisione della Strategia sulla banda ultra larga che abbiamo annunciato al Comitato Interministeriale per la transizione digitale. L’accordo ci permetterà di rispondere a uno dei principali bisogni del settore delle telecomunicazioni, come la carenza di tecnici specializzati. Siamo al lavoro per mitigare i ritardi accumulati e accelerare il completamento del Piano Italia a 1 Giga. È nostra priorità abbattere il divario digitale e offrire ai cittadini servizi di connettività avanzata».