Palazzo Massari, dopo i danni subiti a causa del sisma del 2012 sarà restituito alla città come museo e potrà fare affidamento su migliori indicatori di sicurezza antisismica e stabilità strutturale, mantenendo comunque il suo fascino e il suo valore storico.
Il Palazzo storico e il museo
Eretto alla fine del Cinquecento come Palazzo Bevilacqua per volere del conte Onofrio Bevilaqua, l’odierno Palazzo Massari è composto di due piani di uguale altezza orditi con grandi finestroni che danno ritmo alla scansione figurativa in facciata.
Nel corso dei secoli il palazzo ha subito numerosi passaggi di proprietà ai quali hanno corrisposto quasi altrettante variazioni architettoniche e aggiunte volumetriche; tra le superfetazioni più evidenti, la costruzione come dépendance della Palazzina dei Cavalieri di Malta in stile neoclassico.
Divenuto di proprietà del Comune di Ferrara, dal 1975 il palazzo è diventato sede di tre importanti istituzioni museali civiche: il Museo Giovanni Boldini, il Museo dell’Ottocento, il Museo d’Arte moderna e contemporanea Filippo de Pisis.
Riparazione e miglioramento strutturale post-sisma
Nella secolare storia dell’edificio un segno profondo lo ha lasciato nel 2012 l’evento sismico che colpì l’Emilia: pesantemente lesionato dal terremoto, Palazzo Massari è ora oggetto di un importante intervento di restauro, consolidamento strutturale e riqualificazione funzionale.
Commissionato dal Comune di Ferrara, il progetto è firmato dall’arch. Roberta Vitale, progetto al quale hanno partecipato in team diversi altri soggetti, tra i quali un’equipe del Labora TekneHub – Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Ferrara. Affidataria dei lavori è l’impresa Emiliana Restauri soc. coop. di Ozzano Emilia (Bo).
Avviati nel 2016, i lavori di «riparazione e miglioramento strutturale post-sisma» stanno procedendo rapidamente: hanno interessato per prima cosa la facciata, che è già riapparsa alla città nei suoi colori originari, mentre nei mesi scorsi è stato portato a termine l‘intervento di consolidamento strutturale, interno ed esterno, mentre il restauro delle sale interne è tuttora in corso. Secondo il cronoprogramma lavori, la riapertura del complesso museale è prevista nel 2022.
Consolidamento strutturale e antisismico
L’intervento più delicato è quello che ha riguardato il consolidamento strutturale e antisismico dell’edificio, il cui schema statico si configura in un sistema classico con struttura in muratura portante e volte in mattoni.
Progettista e direttore lavori di questo intervento è l’ing. Giorgio Stagni di Ferrara, affiancato nell’incarico dall’ing. Davide Zerbini, referente per la verifica della vulnerabilità sismica, e dall’ing. Andrea Giannantoni, professore all’Università degli Studi di Ferrara, docente del Centro Studi Sisto Mastrodicasa di Perugia e Consigliere ASS.I.R.C.CO.
Sottofondo CentroStorico Calce
Nell’ambito dei lavori di consolidamento strutturale all’interno dell’edificio è stato scelto il nuovo sottofondo leggero predosato a base di pura calce idraulica naturale Nhl 3.5 e speciale argilla espansa LecaPiù.
Sottofondo CentroStorico Calce è stato selezionato dai progettisti dell’intervento di consolidamento e adeguamento antisismico per una caratteristica fondamentale in questo tipo di intervento: la sua composizione a base di pura calce idraulica naturale Nhl 3.5 combinata con un altro materiale ad elevata sostenibilità quale l’argilla espansa LecaPiù, rende Sottofondo CentroStorico Calce un prodotto ideale, per caratteristiche fisico-chimiche e compatibilità materica, all’utilizzo nel settore del restauro storico-monumentale e nella bioedilizia.
Nella scelta del materiale sono state determinanti le proprietà «naturali» della pura calce idraulica Nhl 3.5, e le caratteristiche produttive e prestazionali del prodotto.
Sottofondo CentroStorico Calce è:
- leggero (densità circa 700 kg/mc)
- isolante (conducibilità λ = 0,19 W/mK)
- resistente (resistenza media a compressione > 2 N/mmq a 28 gg.)
- pratico da movimentare e posare (caratteristica strategica in cantieri delicati e poco agevoli come quello di Palazzo Massari)
- veloce da asciugare.
Riempimento degli estradossi delle volte
Grazie alla sua formulazione Sottofondo CentroStorico Calce ottempera alle richieste della committenza pubblica e delle Sovrintendenze, ed è stato specificatamente formulato per l’utilizzo in interventi su edifici d’interesse storico e artistico per la realizzazione di strati di alleggerimento, di riempimenti anche ad alto spessore per volte e voltine, di sottofondi di qualsiasi tipo di pavimentazione.
Nel caso di Palazzo Massari, Sottofondo CentroStorico Calce è stato utilizzato per il riempimento degli estradossi delle volte utilizzando 90 mc di materiale.