Inaugurato a Mogliano Veneto il nuovo superstore della catena Cadoro. Un taglio del nastro che ha aperto uno spazio urbano rigenerato e che più di ogni altra possibile soluzione rappresenta un grande esempio di collaborazione fra imprenditoria privata e amministrazione pubblica.
Si tratta di un nuovo punto vendita che s’inserisce nell’area nota come «ex Macevi», spazio fino a pochi mesi fa degradato e al centro di molte discussioni su varie ipotesi di riqualificazione e che oggi è un ambiente di 41.300 metri quadrati restituito alla città e alla fruizione dei residenti.
Il supermercato ha una superficie di vendita di 2.500 metri quadrati ed è dotato di 400 posti auto, soltanto per la metà riservati ai clienti, contornati da marciapiedi e piste ciclabili immerse nel verde, grazie anche alla messa a dimora di 150 piante autoctone ad alto fusto fra cui olmi, carpini, betulle e querce.
Piano di recupero ex area Macevi
Lo studio Made Associati di Michela De Poli e Adriano Marangon ha curato il progetto di recupero dell’ex area Macevi. L’area rappresenta un nucleo privilegiato in termini di prossimità alle zone centrali della città di Mogliano e di congiunzione con un intorno formato da componenti residenziali e di servizio. La posizione è strategica e utile a collegare il centro storico con un sistema verde a circolazione leggera ciclo/pedonale.
Un sistema funzionale a connettere le attività pubbliche principali come scuole, oratorio, il parco di Villa Longobardi, attività sportive e del tempo libero.
L’area si trova in posizione intermedia tra il centro urbano più denso e caratterizzato da masse architettoniche più consistenti, e la parte residenziale costituita da case su lotto avente una conformazione più frammentata. Il parco diventa l’elemento fondamentale che regola i rapporti tra le parti di progetto e quelle preesistenti.
La qualità dell’intervento si determina in rapporto diretto con la qualità degli spazi aperti.
Lo spazio pubblico è stato conformato come sommatoria di elementi funzionali ed emozionali: connessioni, attività, regolamentazione e controllo delle acque, orientamento. Il riferimento principale è il campanile: elemento di relazione urbana e simbolo centrale della comunità.
Il tema del muro
L’area è caratterizzata da una sequenza di muri che definiscono un margine riconoscibile della città: il muro storico che segue lo spazio religioso lungo via Zermanesa e quello che contorna il cimitero. L’intervento ha come limite esterno un nuovo muro che racchiude lo spazio del parcheggio. Questo bordo dà continuità ai segni della città. Su questo margine continua il percorso pedonale da e verso il centro. Il tema del muro permane nello sviluppo dei diversi volumi residenziali e commerciali divenendo basamento per il nuovo edificato.
Il supermercato Cadoro
La posizione è integrata con il sistema della città storica e con la mobilità necessaria alle funzioni del supermercato. l volume partecipa, dal punto di vista urbano, alle attività che si svolgono nello spazio pubblico. La sua collocazione è in affaccio alla piazzetta aperta sul fronte di via Zermanesa, dove si trova l’edificio del campanaro.
L’edificio è composto da un basamento con affacci diversificati: verso il parcheggio e verso l’area del parco. La parte superiore è articolata con una copertura a falde differenziate. La pieghettatura è funzionale: contiene volumi tecnici ed è superficie utile per gli impianti.
Il parco
Il parco si definisce per le sue funzioni territoriali e per le sue relazioni urbane. L’area verde è stata organizzata con l’attraversamento dei principali assi/filamenti arborei che si prolungano seguendo il Rio Fossa Storta, raggiungendo il centro città, avvicinandosi ai servizi e alle residenze più minute, guidando le persone fisicamente e percettivamente.
Il parco è costituito da una superficie dinamica deformata in avvallamenti e rialzi. Il livello arbustivo/erbaceo definisce le aree verdi ribassate, piani erbosi e pavimentati che sono stati ricavati per le diverse attività di sosta e di gioco libero e/o organizzato. La modellazione del suolo collabora al deflusso e contenimento delle acque di dilavamento.