Osservatorio Saie. I numeri della filiera delle costruzioni in Lombardia

Nelle costruzioni, il fatturato è in crescita per 1 azienda su 3 nel 2024 e per il 2025 circa metà delle aziende prevede un aumento dei ricavi e nuove assunzioni

Il comparto delle costruzioni riveste un ruolo chiave per l’economia lombarda. A fine 2024, in Lombardia erano attive 132.495 imprese del settore, pari al 16% del totale delle aziende regionali (fonte Movimprese). Negli ultimi anni, la crescita del comparto è stata favorita dagli incentivi fiscali e dagli investimenti del Pnrr. In particolare, la Lombardia è la regione italiana che più ha beneficiato dello stanziamento di fondi Pnrr per interventi sul patrimonio edilizio, con 4 miliardi di euro destinati a oltre 12.000 progetti (fonte Open Pnrr). I dati sull’andamento del settore sono stati presentati durante il Saie Lab di Brescia, primo appuntamento della nuova edizione dei laboratori del saper fare di Saie – La Fiera delle Costruzioni: progettazione, edilizia, impianti. L’evento ha approfondito le innovazioni e le soluzioni tecnologiche per i pavimenti radianti ed è stato anche l’occasione per presentare i dati dell’Osservatorio Saie, realizzato in collaborazione con Nomisma, che analizza l’andamento del mercato e le opinioni delle imprese di produzione, distribuzione e servizi per il settore delle costruzioni (edilizia e impianti).

Per una azienda su tre il fatturato è in crescita

Il settore delle costruzioni in Lombardia si conferma in buona salute. Nel 2024, il 33% delle imprese ha registrato una crescita del fatturato nell’ultimo trimestre, mentre il 43% ha mantenuto ricavi stabili. Anche le previsioni per il 2025 sono positive: il 45% delle aziende prevede un aumento del fatturato, un dato in linea con la media nazionale. Complessivamente, le imprese mostrano maggiore fiducia nel futuro rispetto ai trimestri precedenti. A supporto di questa tendenza, emergono due indicatori chiave: il portafoglio ordini, giudicato adeguato dal 62% delle imprese lombarde (contro il 55% della media nazionale), e l’aumento dei salari. Nell’ultimo trimestre, il 26% delle aziende ha incrementato gli stipendi, mentre per il restante 74% sono rimasti invariati.

Richiesti impegati e operai non specializzati

Anche sul fronte occupazionale si respira ottimismo: 1 azienda su 2 prevede nuove assunzioni nel prossimo trimestre. Le figure più richieste sono impiegati e operai non specializzati (entrambi al 42%), seguiti dagli addetti altamente specializzati (26%). Meno ricercati, invece, i manager (5%) e gli specialisti digitali/Bim (11%). Infine, il livello di fiducia nel proprio business risulta elevato per il 57% delle imprese, mentre resta bassa la fiducia nello scenario geopolitico internazionale (79%). Più equilibrato, invece, l’ottimismo verso l’andamento economico nazionale, che si attesta al 55%.

Burocrazia, Bonus e Benefici

Guardando al contesto italiano, le principali sfide per le imprese di costruzioni lombarde sono la forte concorrenza nel mercato, la burocrazia e la carenza di personale qualificato (54%, 50% e 48%). Tre fattori che hanno avuto un forte impatto anche a livello nazionale (50% e 52%). Altri ostacoli critici includono l’incertezza normativa, l’alto costo delle materie prime e il costo della manodopera. Dall’altro lato, gli incentivi statali introdotti negli ultimi anni hanno rappresentato un importante stimolo per il settore. Tra i più apprezzati troviamo il Bonus ristrutturazione (33%), il Superbonus 65% (31%) e l’Ecobonus (24%). Meno rilevanti, invece, il decreto Salva Casa, il Bonus mobili e il Bonus acquisto casa ristrutturata.

Tra le misure del Pnrr che hanno maggiormente supportato la filiera edile, spiccano gli investimenti per l’efficientamento e la messa in sicurezza del patrimonio edilizio pubblico (62%), seguiti dagli incentivi per l’efficientamento energetico e la messa in sicurezza del patrimonio edilizio privato (57%). Anche gli investimenti per la rigenerazione urbana e l’edilizia scolastica/universitaria sono stati valutati positivamente da 4 aziende su 10 (41% e 40%).

E per quanto riguarda la direttiva Casa Green? Secondo l’Osservatorio Saie, 6 aziende su 10 si dichiarano fiduciose del suo impatto, considerando l’obiettivo di azzerare le emissioni nel settore edilizio entro il 2050. Ma quali sarebbero i principali benefici? In primis, lo stimolo del mercato edilizio, seguito dalla valorizzazione del patrimonio immobiliare e da una significativa riduzione dei consumi energetici e delle emissioni di CO2.

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