Oltre la dismissione, volume di Giulia Setti, conduce alla riflessione sulle dismissioni industriali esistenti nel Paese che interessano numerosi tessuti urbani, testo che porta a riflettere sul ruolo che gli spazi industriali in dismissione possono assumere nelle cittĂ contemporanee e sulle possibili strategie di riuso insieme all’analisi degli strumenti progettuali davanti alle ampie forme di dismissione industriale che interessano sia i tessuti consolidati che i manufatti delle cittĂ contemporanee.
Il quesito che la Setti propone riguarda la possibilità di pensare a trasformazioni di manufatti e tessuti industriali che lavorino sulla conservazione, sia delle strutture architettoniche, sia degli usi propri di quel luogo, favorendo processi di modificazione destinati a forme di produttivo su produttivo. Il testo riflette sul carattere trasformativo del paesaggio industriale e delle sue architetture, considerando questi spazi caduti in disuso come risorsa urbana da trasformare.
Se l’abbandono costituisce un momento di crisi del sistema e, al contempo, valore potenziale che si può liberare, gli interventi condotti in tali situazioni lavorano su un duplice crinale che deve sia trasformare, sia liberare ciò che non può essere riusato. Insieme al binomio dismissione/riuso si affiancano i concetti di densificazione/rarefazione che descrivono strategie possibili di modificazione.
Autore: Giulia Setti
Editore: LetteraVentidue, 2018 – Collana Alleli/Research
Pagine: 208
Prezzo di copertina: 24.00 euro