In occasione della design week Oikos >> ha creato un percorso all’interno di uno dei palazzi storici di Brera che vive di sollecitazioni sensoriali.
Il percorso ha dato ai visitatori la possibilità di un contatto diretto con i materiali, di cui viene evidenziata la caratteristica di sostenibilità.
Le materie esposte a Palazzo Cusani sono spesso frutto di riutilizzo di materiali di scarto di altre lavorazioni.
Al centro della narrazione anche l’altro aspetto che caratterizza la materia Oikos: la dimensione artigiana che permette di costruire finiture su misura nate dalla creatività dei progettisti.
Per questo sul retro di Palazzo Cusani, nella zona della lounge, i mastri artigiani di Oikos hanno lavorato per mostrare ai visitatori come nasce una materia che, seppur prodotta industrialmente, ha in sé tutto il valore profondo della tradizione artigiana italiana.
Infine la spinta innovativa, si è tradotta nella sperimentazione con i Google Glass. In un corner all’interno di Palazzo Cusani, ingegneri ed esperti hanno permesso ad architetti e progettisti di sperimentare le possibilità dei Google Glass quando applicate al design e all’architettura. All’ingresso della corte del palazzo è stato allestito l’Oikos Museum, una piccola mostra dedicata alla produzione di questa azienda che è stata sostenibile fin dagli anni Ottanta.
I pannelli raccontano gli impieghi della materia Oikos sulle pareti interne e sulle facciate degli edifici descrivendone le possibilità d’utilizzo.
L’allestimento del primo piano si apre sulla stanza della sinestesia (convivenza di stimoli sensoriali distinti e contemporanei che danno luogo a una sensazione ulteriore, inedita). Al centro il grande tavolo OperO sul quale si trovano in un’alternanza armonica quadrotti con texture e decorazioni diverse.
L’ambiente evocativo permette d’immaginare le potenzialità della materia. Il seguito dell’esposizione si articola in una sequenza di spazi interni che tracciano un percorso esperienziale attraverso la rappresentazione di ambienti domestici o familiari, raccontati per mezzo dell’assenza degli oggetti che convenzionalmente li rendono riconoscibili.
Protagonista è la materia, accompagnata in ogni ambiente da una sagoma illustrativa, un sottofondo sonoro, una fragranza e un alimento, in una sinergia di elementi sensoriali, un’esperienza sinestetica, che coinvolge totalmente l’utente.
All’esterno sette pannelli rappresentano altrettanti esempi di materia e di texture e vengono associati visivamente e tattilmente a frutti e fiori. Infine un corner in cui i mastri decoratori realizzano le texture, mostrando ai visitatori l’importanza della manualità e la dimensione artigiana nella nascita delle texture Oikos.