Il fiume Marzenego popolato da creature mitologiche come le Driadi, i bambini che giocano a nascondino nei campi, il pioppo cipressino, il territorio tagliato in due con l’arrivo della ferrovia e poi ancora il mulino, i migranti in arrivo prima da Venezia e poi da tutto il mondo, la trattoria «Da Baldan», per molti anni al centro della vita cittadina, le alluvioni degli anni sessanta, l’oratorio di Paccagnella, la giostra per i piĂą piccoli, le biciclette e le prime Vespe.C’è tutta la storia della Cipressina sui murales realizzati sui portici del Centro civico Lippiello di Zelarino dall’associazione culturale e ricreativa Acrag con gli artisti della Scuola Spazio arti figurative Lorenzo Lotto di Mirano (vedi la scheda >> coi nomi degli artisti e le opere da loro realizzate).
Il progetto, nato su proposta della municipalità di Chirignago Zelarino per abbellire e riqualificare gli spazi del Centro civico, che ospita numerose associazioni, è stato illustrato nel corso di una conferenza stampa.
Quella che si presenta è un’opera d’arte che ha valore anche storico: un racconto per immagini della trasformazione della Cipressina, che da territorio rurale è diventata negli anni sessanta sede di uno dei primi insediamenti urbani nati per ospitare gli operai che dal centro storico di Venezia si spostavano in terraferma per andare a lavorare nelle fabbriche di Porto Marghera. Un concorso di idee simile sarĂ fatto anche per abbellire piazza San Giorgio a Chirignago.
A completare il ciclo dei murales, realizzati dai vari artisti con stili di volta in volta differenti, l’opera collettiva «Il Marzenego e i bagnanti», un omaggio al fiume, ora per gran parte interrato, che per molto tempo ha fatto parte della storia della Cipressina.
Il progetto al Lippiello è destinato ad ampliarsi: giovani artisti di spray art decoreranno infatti altre pareti dell’edificio durante il periodo estivo e intorno a metĂ settembre sarĂ organizzato un evento per l’inaugurazione complessiva delle opere realizzate.