Alberto Onetti | Chairman Mind The Bridge
«L’open innovation sta per diventare la tendenza dominante per i prossimi anni. Né l’attuale clima economico, né l’incertezza politica ne influenzeranno la crescita. Le aziende più importanti sono ormai attive nel campo dell’open innovation che è riconosciuta come priorità strategica dal top management. I principali ostacoli risiedono principalmente nell’esecuzione e nei processi interni. Una cultura aziendale avversa al rischio e alcune tipologie di processi interni possono infatti rallentare la collaborazione tra startup e corporate e ostacolare i risultati ottenibili su questo fronte. Un’altra barriera è la dimensione delle open innovation unit, ancora troppo piccole rispetto alla gamma e alla crescita costante delle attività da svolgere. Il problema per le imprese non è più quello di trovare startup, piuttosto d’implementare efficacemente (e tempestivamente) le loro soluzioni. Ecco perché sempre più aziende stanno esternalizzando lo startup-scouting per concentrarsi sull’implementazione interna».
Report «Open Innovation Outlook 2019
Mind the Bridge e Nestahanno cercato di dare risposta a queste domande: quali saranno i macro-trend per il 2019 in tema di Open Innovation e di Corporate-Startup Engagement?. Quali le barriere critiche da superare?
Lo hanno fatto attraverso il brief Report «Open Innovation Outlook 2019» basato sulle interviste condotte con i responsabili dell’innovazione e con i dirigenti senior delle aziende che hanno partecipato all’Open Innovation Workshop, parte della cerimonia di premiazione dei Corporate Startup Stars Awards 2018 tenutasi a Bruxelles.
Le aziende che hanno partecipato
Oltre 30 aziende leader in Europa sul fronte dell’innovazione hanno partecipato allo studio e hanno affermato che l’attuale clima economico e l’incertezza politica non influenzeranno la crescita dell’open innovation.
Tra queste: Abb, AbinBev, Acciona, Amadeus, Amazon, Barclays, Bbva, Bosch, Centrica, Cisco, Db, Dell, Edp, Enel, Ferrovial, Fiege, Google, Iberdrola, Kbc, Kpn, Lvmh, Mastercard, Nouryon, Qualcomm, Rabobank, Rbs, Royal Bam Group, Banco Sabadell, Salesforce, Samsung, Santander, SAP, Sonae, Sodexo, Virgin e Vodafone.
Sei modalità di collaborazione
In questa ricerca, Mind the Bridge e Nesta si sono concentrati principalmente su sei modalità di collaborazione:
- exposure, ovvero esposizione alle startup (attraverso eventi come gli hackathon o la sponsorizzazione di spazi di co-working)
- trend-spotting (attraverso una presenza diretta negli hotspot della tecnologia globale, come Israele o Silicon Valley)
- programmi di accelerazione
- procurement e co-sviluppo
- investimenti
- acquisizioni (le aziende leader oggi stanno coinvolgendo le startup europee implementando almeno 3 di queste azioni. In media ne hanno concluse 5).
I macro trend 2019
Guardando al 2019, ecco i macro-trend che caratterizzeranno le aziende attive nell’open innovation:
- il procurement (attraverso il supporto finanziario alla prototipazione e/o programmi di co-sviluppo) continua a essere la modalità predominante di collaborazione tra corporate e startup (la previsione è che il 97% dei responsabili dell’innovazione aziendale utilizzerà questo meccanismo nel 2019);
- sempre più imprese stanno pianificando di aprire degli Innovation Outpost (avamposti) in Silicon Valley e in Israele: 6 su 10 avranno una presenza in Silicon Valley nel 2019, 5 su 10 in Israele;
- sempre più aziende stanno abbandonando o ridimensionando i loro programmi di accelerazione (dal 69% al 60%);
- gli investimenti e le acquisizioni saranno opzioni strategiche utilizzate prevalentemente a portare avanti accordi commerciali di successo. Solo il 50% delle aziende leader nell’innovazione europea utilizza il canale M&A, mentre il 90% ha in programma di investire nelle startup.
Ostacoli alla crescita
Mind the Bridge e Nesta hanno anche esaminato, sulla base delle discussioni avute con i responsabili dell’innovazione e dei dirigenti senior, le principali barriere che tipicamente ostacolano la collaborazione tra startup e corporate:
- problematici e segnalati come principali ostacoli all’innovazione sono una cultura aziendale avversa al rischio e alcuni tipi di processi interni;
- un’altra barriera chiave all’implementazione è la mancanza di risorse interne per supportare le startup. Le open innovation unit sono in genere di piccole dimensioni e non in grado di gestire la crescita delle attività. Questo è il motivo per cui i responsabili dell’innovazione in azienda stanno sempre più adottando modelli di outsourcing di startup-scouting, concentrando nel contempo le proprie risorse sull’implementazione interna.