Per l’allestimento che ha ospitato e valorizzato i quadri della mostra delle opere di Giorgione presso la sua abitazione di Castelfranco Veneto sono stati utilizzati i prodotti MaxMeyer: Acrimax Fondo per legno e Acrimax Smalto in una tonalità di grigio.
L’allestimento della mostra ha previsto l’utilizzo di grandi pannelli che ospitano i quadri di Giorgione, dipinti in colore grigio, a fare da quinta elegante alle opere, esaltandone la bellezza.
Acrimax è lo smalto acrilico all’acqua multi supporto e inodore di Maxmeyer che nella nuova formula è conforme a due importanti normative a tutela dell’ambiente, della salute delle persone e dell’igiene.
È infatti utilizzabile in ambienti con presenza di alimenti, secondo la normativa Haccp, e ha un livello di emissione di sostanze volatili nell’ambiente (cov) bassissimo, in categoria A+.
Il colore per l’allestimento della mostra di Giorgione è stato selezionato dalla mazzetta colori Life Colors di MaxMeyer che comprende 1188 tinte. Acrimax viene proposto in tre tipologie di finiture (satinato, opaco e brillante) ed è disponibile in 10 tinte pronte, realizzabile in migliaia di varianti colore recandosi presso i rivenditori autorizzati MaxMeyer.
La mostra
«Le trame di Giorgione» è una mostra ricca di capolavori, storie e nuove proposte interpretative. Si muove nel doppio binario della storia dell’arte e della storia del tessuto, a comporre una originale storia del costume. Una delle chiavi di lettura scelta dalla curatrice Danila Dal Pos è quella allegorica, visione che consente di illuminare in un modo diverso l’opera e la figura del Giorgione. Proprio a partire dalla «Pala di Castelfranco», opera di devozione e potente messaggio politico e allegorico.
Giorgione, nome con cui è noto il pittore Giorgio da Castelfranco (Castelfranco Veneto, 1478 circa –Venezia,1510) pare a causa della sua altezza, è stato un pittore italiano della scuola veneta, molto celebre quando era ancora in vita.
Le opere di Giorgione non sono firmate e il loro significato iconografico è ancora oggi al centro di accesi dibattiti tra esperti d’arte: la sua attività artistica durò solo dieci anni ma fu determinante per imprimere nella pittura veneta una svolta epocale, spingendola verso la ‘maniera moderna‘.