Il decreto ministeriale approvato dal Mit il 16 febbraio scorso denominato «Finanziamento degli interventi relativi a programmi straordinari di manutenzione della rete viaria di provincie e città metropolitane» e pubblicato in GU il 2 maggio scorso, ha stabilito in 1,6 miliardi le risorse destinate alla manutenzione straordinaria della rete viaria.
L’intera somma verrà suddivisa tra Provincie e Città Metropolitane in base a criteri definiti nel decreto. In particolare verrà tenuto conto della consistenza della rete viaria (incidenza del 78%), del tasso di incidentalità (incidenza del 10%), della vulnerabilità dal punto di vista idrogeologico (incidenza del 12%).
Spese finanziabili
Lo stanziamento non potrà essere usato anche per realizzare nuove infrastrutture in ambito stradale, ma dovrà essere impiegato per spese di progettazione, direzione lavori, collaudo e tutte le spese tecniche necessarie per opere di manutenzione di rete viaria già esistente: sono incluse le spese di effettuazione dei rilievi geometrici, lo stato di conservazione dell’infrastruttura, lo studio del livello di incidentalità e si esposizione al rischio idrogeologico.
Sono finanziabili anche le spese di manutenzione straordinaria o di adeguamento alle norme vigenti dell’intera infrastrutture. Incluse quindi i ponti, le pavimentazioni, i sistemi di smaltimento delle acque, gli interventi per stabilizzare i pendii (solo se di interesse stradale), manutenzione alla segnaletica e all’illuminazione, l’installazione di dispositivi di sicurezza passiva oltre alla realizzazione di percorsi per utenza debole o sistemi di riduzione dell’inquinamento.