Ripristinando l’impianto originario privato delle superfetazioni, ossia delle parti superflue e incongrue, e integrandovi alcuni elementi di modernità, l’edificio di Palazzo Grassi a Venezia è stato rinforzato e rinnovato sotto il profilo architettonico.
L’opera, ispirata a un’estetica pura ed essenziale, porta la firma dell’architetto giapponese Tadao Ando, la cui notorietà è connessa soprattutto all’uso quasi esclusivo del cemento a vista, in casseforme della dimensione del tatami giapponese, spesso associato al legno o alla pietra.
Dalla sua costruzione risalente al 1961, gli esterni non sono mai stati al centro di modifiche strutturali e architettoniche e anche nel corso questo intervento sono state conservate la consistenza e la geometria del volume esterno: le pareti esterne sono state così mantenute inalterate, regolarizzando solamente la copertura con una pendenza omogenea, e plasmando complessivamente un parallelepipedo uniforme, a pianta trapezoidale, su una superficie di 1000 mq.
All’interno, invece, un volume completamente nuovo ha definito due spazi principali: un auditorium con una capacità di 255 posti dotato di pareti fonoassorbenti, e un grande foyer, illuminato da luce zenitale, con ampie aperture triangolari sulle pareti.
Le superfici interne, lisce e lucenti, sono realizzate in cemento a vista, gettato in otto fasi distinte, e pompato poco a poco eliminando le bolle d’aria con l’uso di aghi vibranti. Alla rimozione dei casseri, ne è risultata un’unica superficie perfetta, dal giusto equilibrio tra luce e materia, che la rende leggera ed elegante.
I dettagli decorativi delle mura completano l’opera conferendole un carattere artigianale, in linea con lo stile tipico dell’artista giapponese, fortemente influenzato dal gusto moderno ma molto legato anche all’architettura tradizionale nipponica.
S’inserisce a pieno titolo e senza rotture con lo spazio il Pavimento Nuvolato Ideal Work >>, una superficie in calcestruzzo che crea una continuità materica e cromatica tra il pavimento, le pareti e la soffittatura.
La sfumatura del grigio scelto Pewter e la lavorazione disomogenea data dalle nuvolature artigianali tipica del pavimento esaltano l’originalità degli interni nel loro gioco di luci e ombre.
La speciale formulazione cementizia rende la superficie molto resistente e durevole, adatta anche a un calpestio continuo come quello presente in un luogo destinato al. La superficie è stata inoltre trattata con Ideal Hard, il densificante antipolvere a base di silicati.
Il materiale. Di grande impatto estetico, con le sue sfumature morbide e dinamiche e la delicatezza delle tinte, il Pavimento Nuvolato è capace di ampliare gli spazi regalando raffinatezza e luminosità a loft e open space o valorizzare gli spazi di musei, hotel, ristoranti, uffici, negozi e show room.
Pensata per chi ricerca uno stile contemporaneo d’ispirazione minimal, questa soluzione riesce ad armonizzarsi nei contesti architettonici contemporanei quanto negli ambienti tradizionali recuperati. Molteplici colori, combinabili secondo i più svariati gusti estetici uniti alle nuvolature più o meno accentuate e sempre nuove consentono di personalizzare al massimo le superfici.
La speciale formulazione cementizia rende la superficie molto resistente e durevole, adatta a sopportare anche l’azione di pioggia, raggi uv e altri agenti atmosferici a cui le pavimentazioni esterne sono soggette.
Questo consente d’impreziosire con stile il giardino, il cortile o qualsiasi area esterna, anche sottoposta al traffico di auto e camion. Grazie allo speciale ciclo protettivo (densificante Ideal Hard e idro-olio repellente Petrotex-S), la superficie mantiene l’effetto materico, acquisendo resistenza alle macchie più comuni.
Inoltre, le fughe molto distanti una dall’altra, che caratterizzano il pavimento, consentono una buona pulizia, senza difficoltà.
Le doti di conducibilità al calore e lo spessore molto ridotto di lavorazione, permettono d’ottenere una superficie gradevole da calpestare anche a piedi nudi.
Caratteristica importante per il benessere di adulti e bambini laddove si parli di applicazioni residenziali.
Grazie alla velocità di lavorazione e al rapido indurimento della superficie dopo la posa, il cantiere rimane aperto pochi giorni. È ideale anche per le ristrutturazioni: lavorando in spessori minimi di 2-3 cm (grazie all’additivo Betontop), consente di rinnovare le superfici evitando demolizioni e spese aggiuntive. È realizzabile anche in presenza di riscaldamento a pavimento.