Il 9 marzo scorso, la Corte Costituzionale ha dichiarato incostituzionale alcuni articoli della legge regionale pugliese che definisce il Piano Casa.
I pochi articoli emendati sono sufficienti a limitare quasi a zero l’efficacia del Piano Casa, in particolare con riferimento agli interventi di demolizione e ricostruzione con una sistemazione plano-volumetrica differente dalla preesistenza architettonica.
D’ora in poi quindi sarà consentito costruire solo all’interno della sagoma di rilievo: tutto ciò renderà quasi impossibile poter collocare la premialità volumetrica del 35%.
Antonio Laterza | Presidente di Confimi Edilizia Bari
«Di fatto questa nuova norma ha azzerato ogni possibilità d’intervento. L’ulteriore beffa è che questa norma ha un potere retroattivo, rendendo di fatto incostituzionali tutti gli interventi, anche se avviati dal 2019, obbligando tutti i Comuni a revocare in autotutela tutti i permessi rilasciati. Bisogna ammetterlo, nel peggior momento della crisi dell’edilizia, il Piano Casa è stata una vera manna dal cielo, perché si è potuto risanare ambiti urbani degradati o depotenziati, si è potuto cambiare destinazioni di mega fabbriche in disuso e poste in ambiti urbani senza alcuna vocazione industriale. Forse qualcuno dovrebbe spiegare a chi ha preso questa decisione che il comparto edilizio fa trovare un piatto in tavola a oltre 10 milioni di operatori. Confimi Edilizia Bari auspica che si possa intervenire tempestivamente attraverso i provvedimenti in discussione per la ripresa economica, a partire dal Documento di Economia e Finanza 2020. Perché la crisi che ci sta ormai aggredendo non ci consente altre soluzioni se non quella di agire subito!».