Il nuovo sito Laminam, in provincia di Parma, è interamente dedicato alla produzione di lastre ceramiche formato 1620x3240mm per l’architettura e l’arredamento.
Il sito produttivo acquisito lo scorso dicembre 2015 è stato presentato in una veste completamente rinnovata.

L’operazione di ristrutturazione e totale remake ha trasformato l’impianto rendendolo idoneo ad accogliere le tecnologie di ultima generazione sviluppate dal gruppo System, di cui l’azienda modenese fa parte: oltre 44.000 mq di superficie ospitano le linee produttive interamente dedicate alle grandi superfici ceramiche 1620×3240 mm in spessori variabili sino a 12 mm pensate per i piani orizzontali, dai tavoli ai top di bagno e cucina, sia indoor sia outdoor.
Alberto Selmi | Ad Laminam
«Con l’acquisizione di questo stabilimento, un investimento in tecnologie di 35 milioni di euro, Laminam ha creato un nuovo sito produttivo ceramico totalmente Made in Italy, efficiente e automatizzato che raddoppierà la capacità produttiva e soddisferà la crescente domanda di lastre ceramiche del mercato nazionale e internazionale».
Punto di forza e cuore del sistema di produzione è il sistema pressa Lamgea, di ultima generazione, la cui tecnologia di pressatura prevede la stesura delle polveri direttamente sul nastro senza l’utilizzo di carrelli dedicati.
La lastra è quindi priva di ogni tensione e libera di espandersi, perfettamente regolare e senza difetti anche nelle nuove dimensioni oversize, con una riduzione dei consumi di energia del 70% rispetto ai sistemi di pressatura tradizionali.
Il nuovo stabilimento accoglierà inizialmente una linea completa dotata di un forno bicanale e potrà arrivare fino a tre. Inoltre, insieme all’impianto di Fiorano Modenese e a quello di Balabanovo in Russia, anch’esso acquisito nel 2015, moltiplicherà la capacità produttiva aziendale.