Progettato dallo studio B720 Arquitectos, il padiglione spagnolo per Expo 2015 era composto da una doppia fila di archi in legno lamellare, di cui una campata interamente rivestita in acciaio inossidabile a cui si aggiungeva un’area all’aperto che richiamava un tipico patio de naranjos (giardino degli aranci); complessivamente occupava circa 3.300 mq.
Il padiglione era stato progettato con uno spazio aperto nel quale organizzare una serie di attività: dall’auditorium (con una capienza di 80 posti), alle aule e ambienti di lavoro (ciascuno dei quali poteva ospitare fino a 40 persone) sino ad aree verdi e orti didattici.
Particolare attenzione era stata prestata alla scelta dei materiali che lo compongono: le essenze lignee (che rientrano all’interno delle specie p. nigra, o p. sylvestris e p. pinaste) sono tutte derivanti da tagli di boschi certificati e controllati.
Il sistema fondazionale era composto da micropali in legno infissi nel terreno con un passo di 3×3 m sui quali vi era stata agganciata un’intelaiatura in travetti di legno con sezione 7×22 cm a formare l’orditura principale bidirezionale per il successivo posizionamento del solaio di calpestio del piano terra composto da pannellature in legno lamellare a 3 strati per un totale di 80 mm. di spessore.
I grandi telai che caratterizzavano la geometria del padiglione erano stati assemblati montando assieme differenti pezzi tra di loro: il pilone centrale, i due laterali con geometria a L allungata e quello centrale con geometria a V. Tutti gli elementi erano stati sagomati in officina e successivamente cantierizzati in sito attraverso la gru di cantiere; i vari elementi erano stati imbullonati tra loro utilizzando bielle metalliche maschiate preforate per l’alloggiamento dei bulloni di serraggio, posizionate negli angoli. Tutti i materiali impiegati per la realizzazione del padiglione avevano un’elevata sostenibilità e una bassa impronta ecologica.
La copertura trasparente era composta da pannelli in policarbonato posizionato all’interno dell’interasse dei mega telai. Alcuni di essi presentavano delle aperture a lamelle per lo sfogo dell’aria calda e erano controllate elettricamente. Questo meccanismo, collegato a sensori e gestito da una centralina, consentiva di regolare termicamente gli ambienti interni e garantire sempre il comfort ottimale. Le pareti perimetrali dei mega telai erano di tipo semitrasparente e trasparente.
Le prime sono realizzate con pannellatura multistrato semi-trasparente a nido d’ape in policarbonato dallo spessore 32 mm. In alcune zone era stato integrato, sulla superficie interna, con fogli adesivi serigrafati per migliorare la protezione solare e la luce. Le seconde invece erano state realizzate attraverso pannelli in policarbonato dello spessore di 12 mm, in alcuni settori (caffetteria, negozi, ecc) in policarbonato era combinato con vetrate fisse di vetro stratificato a maggior comfort interno.
Sostenibilità. Una volta terminato l’evento, il padiglione viene completamente smontato e riutilizzato nelle sue principali componenti all’interno di differenti opere dal carattere urbano, specialmente i mega telai saranno oggetto di nuovo utilizzo in Spagna.
IL CANTIERE
Paese: Spagna
Tema: Il linguaggio del sapore
Progettazione architettonica: B720 Fermín Vazquez Arquitectos, Arch. Gustavo M. Weiskal
Progettazione strutturale: Ing. Miguel Nevado, K2 Ingegniería
General contractor: Empty Sl
Principali tecnologie: legno laminato e lamellare
Superficie: 3.300 mq