Il progetto fotografico di Julie Hascoët (francese, classe 1989), un dialogo tra il lavoro nelle cave di marmo di Carrara e la storia della federazione anarchica italiana nata nella stessa città, vince l’edizione 2022 del Premio Internazionale di Fotografia di Architettura e Paesaggio Gabriele Basilico.
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Trentadue i progetti fotografici pervenuti e sette i finalisti scelti dalla giuria internazionale della competizione, indetta dall’Ordine degli Architetti di Milano, dall’Archivio Gabriele Basilico e dalla Fondazione Studio Marangoni di Firenze.
I progetti sono stati proposti da 32 autori under40 selezionati da 28 segnalatori che operano in 26 paesi nei 5 continenti (critici, curatori, docenti, direttori di musei, specialisti di fotografia e arti visive) indicati dalla giuria.
Le proposte pervenute hanno preso in considerazione temi quali l’architettura storica, quella contemporanea, il paesaggio antropizzato, la fotografia di interni, la nascita di nuovi luoghi e ogni tipo di complessità dei territori del mondo globalizzato in trasformazione.
La giuria e i finalisti
Questi i nomi dei sette finalisti:
- Julie Hascoët (Francia), vincitrice, nominata da Héloïse Conesa,
- Ethan Aaro Jones (Stati Uniti), nominato da Alec Soth;
- Manal Abu-Shaheen (Libano), nominato da Amanda Maddox;
- Matteo De Mayda (Italia), nominato da Giovanna Silva;
- Guo Guozhu (Cina), nominato da Jiehao Su;
- Philipp Meuser (Germania) nominato da Peter Bialobrzeski;
- Marvin Systermanns (Germania) nominato da Peter Bialobrzeski.
La giuria era composta da:
- Giovanna Calvenzi, presidente della giuria, Archivio Gabriele Basilico, Milano
- Michele Borzoni, fotografo, Firenze, vincitore dell’edizione 2020 del Premio Gabriele Basilico
- Francesca Fabiani, responsabile per la fotografia contemporanea, iccd-Mic, Roma
- Filippo Maggia, curatore e storico della fotografia, Milano
- Martino Marangoni, presidente Fondazione Studio Marangoni, Firenzeù
- Sandra Phillips, curatore emerito, Dipartimento di Fotografia, San Francisco Museum of Modern Art, San Francisco
- Francesco Radino, fotografo, Milano
- Franco Raggi, architetto, Milano
- Stefano Tropea, architetto, già consigliere dell’Ordine Architetti PPC della Provincia di Milano
- Roberta Valtorta, storica della fotografia, Milano
- Bas Vroege, direttore Paradox, Edam-Amsterdam
Il Premio Gabriele Basilico, che consiste in 12mila euro, dovrà essere utilizzato dal vincitore per realizzare un progetto fotografico (da concludersi entro gennaio 2023) destinato a essere pubblicato in un libro ed esposto in una mostra. L’appuntamento, biennale, è dedicato al ricordo di Gabriele Basilico (Milano, 1944-2013), grande protagonista della fotografia internazionale di architettura e di paesaggio, ed è diventato nel tempo un punto di riferimento per la ricerca e la sperimentazione dei linguaggi visivi presso le nuove generazioni, con le quali l’artista milanese si è sempre posto in dialogo in modo aperto e costruttivo. Con il sostegno di Flexform, Fondazione Mast, Unifor, Epson Italia, che accompagnano il Premio fin dalla prima edizione.