Nell’ambito delle azioni di riforma organizzativa in atto nel sistema Confindustria (cosiddetta «Riforma Pesenti»), Confindustria Ceramica >> e Andil >> (l’associazione del settore dei laterizi) si sono impegnate, con unanimi delibere dei rispettivi consigli direttivi, a far evolvere la comune federazione, che opera dal 2009 con risultati positivi e senza costi aggiuntivi per le imprese, in una federazione di settore ai sensi della riforma. Il processo di evoluzione federativa in atto è stato approvato, nei giorni scorsi, dal competente Comitato confederale per l’implementazione della riforma.
Le singole associazioni continueranno ad essere dotate di statuto, organi e strutture propri. L’evoluzione della Federazione prevede lo sviluppo di significative efficienze nei servizi e nell’utilizzo delle risorse disponibili, quali:
- la gestione unica del rapporto contributivo verso Confindustria e verso la Federazione europea Cerame Unie, alla quale già partecipano entrambe le associazioni, con un accorpamento in capo alla Federazione anche degli altri rapporti con tali organizzazioni
- la progressiva integrazione dei servizi e della definizione delle posizioni esterne in importanti aree quali l’energia, l’ambiente, l’edilizia sostenibile e l’attività presso la Ue
- l’organizzazione delle funzioni erogate dalla Federazione in uno specifico organigramma, che verrà definito nei prossimi mesi entro il termine di attivazione, previsto entro dicembre 2015.
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Il presidente della Federazione, Franco Manfredini, fa parte, in rappresentanza della Federazione stessa, del consiglio generale di Confindustria, che si è insediato dopo l’assemblea pubblica tenutasi a Milano. «La partecipazione della Federazione Ceramica e Laterizi al consiglio generale – afferma Manfredini – è un segnale di rilievo dell’importanza di questa aggregazione settoriale nel campo della manifattura italiana. La mia partecipazione vuole essere un’occasione per fornire un contributo di analisi e proposte sui temi centrali per l’industria manifatturiera, quali quelli della competitività del Paese».