Dall’analisi del Centro studi del Consiglio nazionale degli ingegneri >> «La condizione occupazionale dei laureati in ingegneria – 2014» emerge che la disoccupazione è in calo per gli ingegneri: il tasso del 6% toccato due anni fa è infatti sceso al 4,4% nel 2014, mentre gli ingegneri dipendenti diventano lavoratori autonomi, anche se più per necessità che per scelta.
Il documento mostra poi che è in aumento la componente femminile: le donne rappresentano il 17,5% dei professionisti, con un livello occupazionale del 70%.
Considerando le fasce d’età, l’analisi rileva che un terzo della popolazione ingegneristica è costituito da under 35: la loro condizione occupazionale è sostanzialmente invariata, l’uno per cento in più rispetto al 2013 (59% contro 58%).
Sempre calo al sud. Drammatica è la situazione al sud, dove gli occupati continuano a diminuire: l’anno passato hanno toccato il 61,8%.
Inoltre, lo studio evidenzia il progressivo spostamento degli ingegneri dal lavoro dipendente alla libera professione: dal 2012 al 2014, infatti, la quota di ingegneri dipendenti è scesa dal 73,4% al 71,1% e la percentuale di autonomi è passata dal 26,6% a oltre il 28%. Attività autonoma che, in molti casi, evidenzia il Centro studi, continua ad avere la funzione di «ammortizzatore occupazionale» per gli ingegneri espulsi dal comparto del lavoro dipendente.
Nel 2014 è aumentato il numero degli ingegneri occupati nelle industrie italiane: 191 mila contro i 179 mila del 2013.