Questo volume, con altri due di analogo argomento e uguale edizione, che sono scaturiti da una ricerca, condotta all’Università di Padova, dove Narne insegna, ha la finalità di reimpostare la questione della qualità delle abitazioni in condominio, “onde valorizzarne i vuoti condivisi, le spazialità complesse, le doppie altezze, le balconate domestiche e, in generale, tutti gli affacci interni e esterni, in grado di arricchire le relazioni tra i suoi abitanti”.
Affronta una questione di metodo progettuale, partendo dai concetti dell’abitare, del vuoto e della condivisione; si completa proponendo trenta schede di opere, commentate e illustrate.
Narne sintetizza l’evolversi delle forme architettoniche abitative, avvenuta nel Novecento; poi cerca nell’architettura del passato esempi tipologici capaci di giustificare le origini del blocco edilizio residenziale plurifamiliare (insule romane, tecnologie costruttive reticolari) e ne motiva gli sviluppi: l’ascensore; il concepire non solo planimetricamente, ma anche volumetricamente la composizione; le influenze sensoriali, insite nei progetti della tradizione estremo-orientale. Il contributo di Cacciatore (docente allo Iuav di Venezia), corredato da citazioni e immagini esemplificative, verte sull’evoluzione del concetto di spazio nell’architettura moderna.
Titolo: Il vuoto condiviso. Spazialità complesse nelle residenze contemporanee
Autori: Edoardo Narne, Francesco Cacciatore
Editore: Marsilio Editori (Venezia), 2016
Pagine: 144
Prezzo: 12,50 euro