Il paese al mondo in cui le imprese hanno la migliore reputazione è l’Irlanda: a stabilirlo è l’analisi realizzata da Zwan, azienda specializzata in corporate reputation, attraverso l’algoritmo del Reputation Rating, che ne pesa e misura le dimensioni, certificando una serie di parametri oggettivi e soggettivi, attraverso la tecnologia blockchain.
Lo studio
Nello studio, che prende in esame il triennio 2017-2020, sono stati presi in esame i differenti aspetti che compongono la Reputazione, non unicamente intesa come immagine del brand percepita dai propri stakeholder. Nel dettaglio, è stata svolta un’analisi incrociando alcune tra le fondamentali caratteristiche che incidono sulla Reputazione delle imprese a livello globale:
- work-life balance in azienda
- qualità dell’ambiente di lavoro
- gender gap
- culture & diversity (più largamente intese come diversità razziali, religiose, …)
- sicurezza sul lavoro & cyber-security
- qualità percepita dei prodotti “made-in”
- reputazione aziende (più strettamente connessa all’immagine delle imprese)
- gestione delle carriere
- innovazione delle imprese
- stipendi medi nelle aziende del paese.
Davide Ippolito | Ceo Zwan e cofondatore di Reputation
«Rating Reputation Rating è un progetto indipendente e superpartes che è stato brevettato, e ci ha permesso di incrociare certificati pubblici e ricerche statistiche ufficiali (Bloomberg, Ocse, Oecd, Ilo, …). Le imprese devono adeguarsi ai nuovi criteri di sviluppo che vedono la Reputazione come capitale imprescindibile del Terzo Millennio. Per un profitto a lungo termine bisogna guardare oltre il profitto ed avere comportamenti sostenibili e accettabili. Servono regole più severe affinché anche il nostro paese si adegui presto agli standard delle altre potenze mondiali».
La classifica
Nella top 5 si trovano Islanda, Norvegia, Svezia, Nuova Zelanda e Svizzera, che compongono il primo quintetto dei 35 principali paesi mondiali analizzati.
Dalla 6° in poi le posizioni sono occupate da nazioni comunemente giudicate “virtuose”, già note per l’alta innovazione e qualità della vita: Finlandia, Danimarca, Germania, Olanda, Canada.
La Gran Bretagna si posiziona al 12°, mentre gli Stati Uniti d’America al 21° posto.
L’Italia, infatti, si trova solo in 32° posizione, al quart’ultimo posto della classifica.
Joe Casini | Cofondatore di Reputation Rating
«L’Italia, purtroppo, è risultata essere quasi fanalino di coda al 32° posto, registrando performance negative in gestione delle carriere, stipendi medi e gestione delle diversità. Invece, tra i parametri più positivi sembra esserci la percezione della qualità dei prodotti Made-in Italy, per la quale l’Italia si posiziona al 7° posto tra i 35 analizzati. C’è molto da lavorare anche per quanto concerne la qualità dell’ambiente di lavoro, dove l’Italia ricopre il 28° posto. A stupire, però, è la posizione degli Stati Uniti, solo 21°, principalmente a causa del Gender Gap e del Work-life balance, asset che hanno controbilanciato di molto in negativo le performance positive riscontrate per le altre caratteristiche».