Gruppo Icm – Impresa Costruzioni Maltauro – è il vincitore dell’appalto, del valore complessivo di oltre 55 milioni di euro, per la progettazione e la realizzazione del nuovo Data Center di Cineca, il Consorzio Interuniversitario con sede a Bologna.
Nello specifico, Gruppo Icm si occuperà della progettazione esecutiva e della realizzazione delle opere di site adaptation, in sinergia con Cefla Engineering, capofila dell’Ati, e un team di progettisti coordinati da Dba Group.
L’intervento si inserisce nell’ambito del progetto di riqualificazione dell’ex Manifattura Tabacchi, nell’area nord del capoluogo emiliano, e sua riconversione in Tecnopolo. All’interno di questo Data Center, verrà ospitato “Leonardo”, il supercalcolatore europeo (classe pre-exascale) da 250 milioni di miliardi di operazioni al secondo, finanziato da EuroHpc Ju e gestito congiuntamente da Cineca e dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare Cnaf di Bologna. Il supercalcolatore sarà quindi a disposizione dei ricercatori italiani ed europei.
Il Data Center Cineca-Infn sarà collocato in tre edifici già esistenti e in un edificio di nuova costruzione, destinato agli impianti e dotato di quattro tunnel di collegamento interrati. L’edificio sarà certificato secondo lo standard Leed v.4 for Bd+C: Data Center, Gold o superiore.
Il complesso dell’ex Manifattura Tabacchi, costruito negli anni Cinquanta su progetto dell’ing. Pierluigi Nervi, è stato dichiarato sito d’interesse storico-artistico ed è tutelato dalla Soprintendenza ai Beni Culturali dell’Emilia–Romagna. Le parti storiche sono integrate in maniera coerente con le nuove edificazioni, recuperando e valorizzando le caratteristiche degli edifici progettati da Nervi.
Gianfranco Simonetto | Presidente Gruppo Icm
«Siamo orgogliosi di far parte di un progetto destinato a rendere Bologna hub regionale di riferimento per la rete dei Tecnopoli e realtà di primo piano a livello nazionale ed europeo nella ricerca. La realizzazione delle strutture destinate a ospitare il Data Center di Cineca passerà, tra l’altro, attraverso il recupero e la valorizzazione di un’area dal grande valore architettonico per la città, in un’ottica di riqualificazione urbana che avrà nei valori della bellezza e della conoscenza la propria ragion d’essere». (vb)