Aquileia, centro romano di diffusione della religione cristiana, tra i più rilevanti siti archeologici dell’Italia settentrionale insieme con Brescia e Ravenna, sarà interessata da interventi di restauro e consolidamento del colonnato nell’area dell’antico foro. Ad aggiudicarsi l’appalto per le operazioni è il Gruppo Deldossi di Pompiano, impegnato nelle delicate fasi di avvio del “cantiere pilota”, che prevedono l’allontanamento dell’acqua di falda dalla pavimentazione e dai resti archeologici.
Attualmente il team di lavoro (composto da un geologo, un ingegnere idraulico, un restauratore, un archeologo e un architetto) sta analizzando le varie soluzioni nel rispetto dei reperti presenti e di quelli emersi durante i primi scavi archeologici coordinati dalla Soprintendenza e dalla Fondazione Aquileia.
Durante le fasi di studio, le parti coinvolte hanno concordato l’avvio di un piano di diagnostica per il restauro dei due intercolunni e della pavimentazione e attività di scavo archeologico. Per gli interventi specialistici di manutenzione conservativa sono impegnati un geometra di cantiere, operatori edili, restauratori e un diagnosta del Gruppo Deldossi, guidati dalla direzione tecnica dell’ingegner Massimo Angelo Deldossi per la parte di competenza dell’impresa di costruzioni Deldossi srl e del dottor Stefano Tucci per le fasi di restauro curate dalla DelArs srl.
Questi, attraverso una minuziosa mappatura, utile alla predisposizione del piano di manutenzione conservativo, hanno individuato le metodologie di pulitura e d’intervento più consone, valutando anche l’eventuale messa in sicurezza di lastre e manufatti presenti nell’area.
Il foro, che si estendeva per circa 115 metri in lunghezza e quasi 60 in larghezza, affiancato sui lati lunghi da due ali di portico-colonnato, probabilmente sovrastato, come nel forum di Brescia, da una lunga balaustra marmorea ornata di statue, è stato suddiviso in zone per una più attenta analisi d’intervento e per l’identificazione dei vari elementi oggetto di restauro.
Il gruppo di lavoro, coordinato dal dottor Cristiano Tiussi, direttore della Fondazione Aquileia e Rup dei lavori, che vanta esperienza archeologica di scavo diretto e di studio dei vari avvicendamenti storici, può contare anche sull’apporto dell’ingegnere Dario Benedetti, diagnosta nei beni culturali, dell’architetto Anna Rizzinelli e dell’archeologa Luciana Mandruzzato incaricata dal Gruppo Deldossi per ricerca e scavo archeologico delle zone prive d’informazione storica e mai documentate.
In attesa di definire una data di fine lavori, certa solo a seguito dei rinvenimenti che consentiranno di individuare con esattezza le cause di degrado dei singoli manufatti e procedere in modo risolutivo, il Gruppo Deldossi sta programmando gli interventi di restauro, a cui seguiranno le successive fasi manutentive, per garantire nel tempo fruibilità, lettura e sicurezza dei reperti storico-archeologici. (vb)