Per i prossimi tre anni Giandomenico Ghella è stato confermato, presidente del Comitato permanente lavori all’estero dell’Ance, responsabile di delineare le strategie d’internazionalizzazione per le imprese di costruzioni.
Suoi vice presidenti sono stati nominati Giuseppe Cafiero di Astaldi e Fabrizio Pucciarelli di Inso. Gerardo Biancofiore è stato confermato alla guida delle pmi Ance del Comitato estero.
L’estero rappresenta sempre più per le aziende del comparto delle costruzioni una fetta determinante di mercato: sono oltre 230 i nuovi cantieri aperti nel mondo, solo nel 2015, dalle imprese di costruzioni italiane con un fatturato cumulato oltreconfine che ha raggiunto quota 12 miliardi (fonte: Rapporto Ance).

Il presidente Ghella, ringraziando gli imprenditori per la fiducia accordatagli, ha ricordato che «i meriti degli importanti risultati raggiunti all’estero derivano dall’efficacia delle strategie d’internazionalizzazione messe a punto dalle imprese, che hanno consentito di penetrare nuovi mercati, facendo valere il proprio know how tecnologico anche nei contesti più competitivi».

Per quanto concerne le piccole e medie imprese, Gerardo Biancofiore ha evidenziato che «la grande sfida per i prossimi anni è fornire supporto adeguato alle pmi affinché, nonostante le difficoltà nell’approcciare i mercati stranieri, sappiano cogliere al meglio le nuove opportunità che si stanno aprendo oltreconfine per tutto il made in Italy dell’edilizia».