Da oltre sessant’anni è punto di riferimento di imprese, rivenditori, installatori, progettisti e hobbisti. Un mondo variegato, come differenziata è l’ampia gamma di sistemi di fissaggio e di ancoranti che fischer Italia propone al mercato.
Dal suo stabilimento di Padova, la consociata italiana del Gruppo tedesco fischer serve seimila clienti in tutto il Paese e dà lavoro a oltre 300 persone: nel 2022 il fatturato si è chiuso a quota 200 milioni.
All’ing. Luca Zordan, Sales engineering & Project business manager di fischer Italia abbiamo chiesto di raccontarci come l’azienda vede questa fase di mercato delle costruzioni.
Al Saie porteremo nuovi prodotti nelle gamme dei fissaggi ma presenteremo anche le soluzioni più innovative per l’edilizia dei prossimi anni, puntando sulla digitalizzazione e sull’automazione
Luca Zordan, Sales engineering & Project business manager di fischer Italia
«È evidente che dopo anni di forti incentivi, dobbiamo tutti rimettere i piedi per terra. Se negli anni passati i temi erano la disponibilità dei prodotti e i loro tempi di consegna, ora si tornare alla normalità e si riprende a parlare di caratteristiche tecniche, di qualità, di certificazione e di prezzi».
Conclusa una fase se ne apre però un’altra e per fischer Italia le parole d’ordine sono differenziazione e specializzazione.
«Da sempre la nostra azienda e il gruppo nel suo complesso vantano una gamma di prodotti ampia e profonda, che va dal fissaggio domestico ai sistemi di ancoraggio dei viadotti. In questo modo abbracciamo una molteplicità di clienti che esprimono differenti esigenze. Differenziare è la nostra prima parole d’ordine. La seconda è specializzazione: siamo nati dall’idea geniale del tassello in nylon e oggi disponiamo di una ampia gamma di sistemi performanti che abbracciano numerosi campi di applicazione dall’impiantistica ai sistemi preannegati nel calcestruzzo, dagli articoli per il fissaggio nella prefabbricazione fino ai servizi di consulenza, che sono parte integrante dell’offerta fischer. Il nostro è un ecosistema che va dalla progettazione al cantiere, grazie alla nostra forza vendita».
Per Zordan il cambiamento del mercato – dalla riqualificazione alle opere pubbliche -non modifica l’approccio per quanto riguarda le strategie di prodotto.
«Ciò che il mercato oggi chiede è quanto abbiamo sviluppato nel corso degli anni. Ora siamo orientati a rendere più efficienti e sostenibili i nostri sistemi di produzione e i nostri prodotti, certificati e sempre più performanti».