Eu Bim Task Group, rete pan-europea che riunisce le competenze in ambito di Building Information Modelling nel settore pubblico – dai proprietari e gestori di infrastrutture e patrimoni immobiliari pubblici ai committenti e ai policy maker, è a Saie 2018, da oggi al 20 ottobre a BolognaFiere.
Come player dell’attuale processo di digitalizzazione del settore edile in Europa, Eu Bim Task Group fornirà punti di vista e orientamenti preziosi sullo stato dei lavori nell’Unione Europea, e offrirà uno sguardo su ciò che il futuro ha in serbo per il settore.
Save the date: 18 ottobre
L’architetto Milena Feustel, membro del comitato direttivo dell’Eu Bim Task Group (e anche consigliere sul Bim per il Dipartimento Società Digitale del Ministero federale tedesco dei Trasporti e delle Infrastrutture Digitali, responsabile per la strategia e l’implementazione della Bim Road Map e del Piano Edilizia 4.0 del Ministero) partecipa a «Digitalizzazione e Strategie», la VII sessione della Conferenza Internazionale Digital&BIM Italia.
La sessione si svolge giovedì 18 ottobre alle 14.10 in Sala Allemanda – Pad. 33. Il suo intervento descriverà il ruolo dell’Eu Bim Task Group e spiegherà come il lavoro del gruppo stia ora entrando in una nuova fase, che permetterà al settore delle costruzioni di meglio cogliere i vantaggi offerti da questa metodologia strategica.
Milena Feustel | Eu Bim Task Group
«I nostri obiettivi negli anni scorsi sono stati la creazione di un quadro comune e di una maggiore conoscenza del Building Information Modelling in Europa. Questi obiettivi sono stati decisamente raggiunti: attualmente il Bim è ampiamente riconosciuto come uno strumento strategico per raggiungere una maggiore efficienza dal punto di vista economico, una migliore qualità infrastrutturale e performance ambientali più elevate. Ora bisogna guardare oltre e permettere alle organizzazioni europee, sia pubbliche che private, di passare dalla teoria alla pratica. Vogliamo sviluppare una strategia e un piano d’azione per avviare la trasformazione digitale del settore delle costruzioni in tutta Europa».
Il Bim nel mercato infrastrutturale
Il Building Information Modelling è un metodo che in maniera computazionale consente di ideare, simulare, realizzare e gestire beni e cespiti immobiliari e infrastrutturali, secondo le loro caratteristiche espresse in termini alfa numerici e geometrico dimensionali.
È attualmente considerato l’innovazione organizzativa e tecnologica di maggiore impatto nel comparto. Secondo alcuni studi, un’adozione più ampia di questo processo potrebbe generare risparmi del 15-25% per il mercato delle infrastrutture a livello globale entro il 2025 (dati Bcg, Digital in Engineering and Construction, 2016; McKinsey, Construction Productivity, 2017).
Nel settore delle costruzioni europeo, che costituisce un mercato del valore di oltre 1.300 miliardi di euro (Fiec, Annual Report, 2018), anche un incremento dell’efficienza del 10% apporterebbe al settore risparmi per 130 miliardi di euro.
Questa cifra, di per sé impressionante, non tiene conto dei potenziali benefici di tipo sociale e ambientale resi possibili da questo cambio di paradigma, che potrebbero rivelarsi anche superiori: l’adozione del Bim abiliterebbe processi decisionali migliori, in grado di supportare gli sforzi in atto nella protezione del clima e nell’efficientamento delle risorse, apportando quindi notevoli vantaggi alla società nel suo complesso.
Il Bim in Italia dal 2019
In Italia, il quadro normativo necessario a rendere possibile questa rivoluzione digitale esiste già: dal 2019 l’uso del Bim sarà obbligatorio per tutte le gare d’appalto di valore superiore a 100 milioni di euro.
Tale obbligo verrà esteso a tutti i procedimenti negli anni a seguire. Tenendo conto della spesa annua nel Paese, che vale in media 25 miliardi di euro, si prevede che l’adozione del Bim possa generare risparmi dai 2 ai 4 miliardi di euro l’anno per lo Stato e le amministrazioni locali.