In Emilia Romagna sono 112 i Comuni che hanno risposto al Bando lanciato lo scorso aprile dalla Regione come primo banco di prova della lr 24/2017 che ha inserito diversi elementi d’incentivazione alla rigenerazione del territorio giĂ costruito:
- contenimento del consumo di suolo
- efficacia degli strumenti urbanistici
- valorizzazione dell’approccio strategico per la qualità ecologica, ambientale, sociale e culturale
- incentivi alla rigenerazione urbana
- qualitĂ del progetto attraverso concorsi di architettura e progettazione partecipata e accordi operativi
- spinta alla legalitĂ Â (informazione antimafia per accordi operativi e procedimenti unici).
Seminari e approfondimenti
Il Bando per la rigenerazione urbana è stato accompagnato da cinque seminari organizzati dalla Regione con l’obiettivo di fornire strumenti e approfondimenti ai Comuni e ai professionisti invitati a rispondere.
Al centro dei seminari il tema della qualità sotto il profilo ambientale, urbanistico e architettonico, socio-economico e culturale. Gli elementi emersi, oltre alla partecipazione di 500 persone tra tecnici comunali e professionisti, hanno riguardato anche:
- la trasversalitĂ delle politiche e la dimensione spaziale e temporale dei processi di rigenerazione
- la sussidiarietĂ orizzontale nella gestione delle attivitĂ
- il ruolo della comunicazione e della partecipazione
- la formazione di nuove figure professionali
- l’accountability dei processi.
Risorse a disposizione
Le risorse messe a disposizione dalla legge regionale n. 24/2017 per finanziare strategie di rigenerazione urbana e sociale dei Comuni sono di 30 milioni di euro dal Fondo Coesione e Sviluppo a cui si aggiungono 6,5 milioni dall’ex Cassa Depositi e Prestiti per il social housing. Inoltre la Regione destina 1,8 mln nel triennio 2018-2020 per finanziare la formazione dei nuovi strumenti urbanistici (bando scaduto il 15 ottobre scorso).
Obiettivi del bando
I principali obiettivi perseguiti dalla Regione con questo bando possono essere riassunti in tre elementi:
- promuovere la formazione di strategie integrate e complesse (processi, non solo progetti)
- valorizzare la dimensione complessiva e organica della rigenerazione (sotto i profili ecologico/ambientale, urbanistico/architettonica, economico/sociale/culturale)
- promuovere e supportare processi di condivisione e concertazione delle scelte, di qualità  della fase progettuale, di gestione e monitoraggio nel tempo dei percorsi e di valutazione di impatti ed effetti.
Punteggi assegnati
Il processo di valutazione delle 112 proposte pervenute punterà a premiare prioritariamente la strategia e non i singoli interventi, attraverso cinque aree di peso:
- la qualitĂ complessiva della strategia – 30 punti
- la fattibilitĂ di interventi e azioni – 30 punti
- la coerenza e l’efficacia della strategia sotto il profilo ecologico/ambientale – 10 punti
- la coerenza e l’efficacia della strategia sotto il profilo urbanistico/architettonico – 10 punti
- la coerenza e l’efficacia della strategia sotto il profilo sociale/culturale/economico – 10 punti.
L’esame delle candidature pervenute è ancora in corso, ma i primi dati evidenziano i seguenti dati:
- hanno aderito 112 Comuni, piĂą di uno su tre, distribuiti in tutte le provincie e tra pianura, collina e montagna;
- complessivamente le richieste ammontano a 88,4 mln di euro sul Fondo Sviluppo e Coesione, triplicando la somma disponibile, mentre si fermano a 11,4 mln per il social housing;
- non sempre è stato richiesto il finanziamento massimo;
- le 112 proposte sviluppano una notevole complessitĂ di interventi o azioni complessive.