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Padova è in fermento per quanto riguarda l’edilizia, sia pubblica sia privata. Il Comune di Padova, come anche l’Università e l’azienda Ospedaliera stanno avviando importanti progetti di opere pubbliche: il nuovo Ospedale, che diventerà un polo di eccellenza per tutto il Nord, nuovi edifici per le facoltà universitarie, ma anche la nuova Pediatria, l’alta velocità che arriverà fino a Padova.
Anche l’edilizia privata sta crescendo. Un paio di dati: nel 2019 ci sono stati 2199 permessi di costruire, in crescita del 26,7% rispetto all’anno precedente. Il Superbonus ha dato uno slancio importante: da dicembre 2020 fino ad aprile sono 3187 richieste di accesso agli atti per il Comune di Padova.
Il tutto però si scontra con lungaggini burocratiche e rincaro dei materiali che rischiano di compromettere l’efficacia di un provvedimento importante per dare slancio al settore.
Tutto bene? No, perché le aziende edili si trovano a ridurre sempre di più i margini a causa dell’aumento dei costi sulle materie prime e negli appalti pubblici rischiano di essere sorpassate da grandi gruppi multinazionali.
Come Ance chiediamo coerenza: se le opere servono a rilanciare un territorio, è fondamentale che a lavorare siano chiamate imprese edili del tessuto economico del territorio. Non chiediamo scorciatoie, anzi, ma che sia data la possibilità di lavorare ad aziende che hanno la competenza e l’esperienza per farlo.
Di Alessandro Gerotto, presidente Ance Padova