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Originariamente prevista come una ristrutturazione della casa di famiglia esistente ma trasformata in fase di progetto in una vera e propria ricostruzione, l’architetto Andrea Benedetti in accordo con la committenza progetta una villa efficiente dal punto di vista energetico, con un giardino completo di piscina.
I volumi sono stati strutturati per favorire il miglior orientamento e gli ombreggiamenti necessari al comfort interno e la scelta dei materiali costruttivi è frutto di un’attenta ricerca da parte del costruttore, anche in collaborazione con l’ingegnere, i solai Plastbau ne sono un esempio.
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«Abbiamo utilizzato un particolare tipo di rivestimento a cappotto e un isolante interno nella controparete, oltre a un poroton (laterizio) totalmente a celle chiuse con coibentazione grafite», racconta l’architetto.
Scelte costruttive che si affiancano a scelte impiantistiche, quali lo sfruttamento della geotermia, del teleriscaldamento e l’installazione di pannelli fotovoltaici per provvedere al fabbisogno elettrico. Il risultato è un edificio Nzeb (Nearly Zero Energy Building). Eclisse 40 Collection, di Eclisse, costituisce al tempo stesso un elemento d’arredo di design e minimal, grazie al diverso trattamento dei due lati.
La scelta di utilizzare la collezione si deve all’architetto e il risultato finale è opera dell’impresa di costruzioni Burni. «La corretta esecuzione dell’installazione è stata essenziale per il successo del progetto e non può essere considerata un requisito alla portata di tutti. Al contrario, quando manca, rappresenta un problema che influisce anche sulla gestione del cantiere» ha dichiarato l’architetto.
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Nel complesso sono state posizionate due porte nella zona giorno: una conduce al disimpegno notte, l’altra al bagno giorno degli ospiti. Nel disimpegno notte sono presenti tre camere da letto, un bagno e un ripostiglio, che hanno il medesimo prodotto. Aspetto caratteristico della casa è la scelta dei colori, sempre campionati e condivisi con la proprietà.
Due le tinte fondamentali degli ambienti comuni, caratterizzate da toni neutri, mentre nei bagni sono presenti toni più accesi. La tinteggiatura è stata eseguita con la tecnica dell’aerografo, non a pennello, in modo da ottenere una superficie vellutata e non a buccia d’arancia, in perfetta continuità con i battiscopa realizzati filomuro.