La zona dei cantieri navali Fincantieri interessata dal cedimento era costituita da una fascia di pavimentazione industriale in calcestruzzo armato, posta tra il piazzale e la rotaia del carroponte nell’area di assemblaggio e montaggio delle navi.
Il cedimento differenziale del terreno di fondazione si è verificato in seguito al passaggio delle gru che operano nel cantiere navale trasportando carichi elevati.
La deformazione della fascia, lungo la canaletta porta cavo, si presentava con avvallamenti irregolari e diffusi. I cedimenti massimi riscontrati arrivavano a 60 mm.
Per eliminare il problema alla radice è stata scelta la sua tecnologia brevettata Deep Injections di Uretek.
Le iniezioni di resina Geoplus a rapida espansione ed alta pressione di rigonfiamento hanno addensato il terreno in profondità in tutta l’area circostante al punto d’iniezione: in questo modo il contatto tra il sottofondo e il cordolo in cemento armato è stato completamente ripristinato.
L’intervento che ha richiesto 2 giorni lavorativi, ha interessato 3 zone diverse dell’area di passaggio del carroponte per un totale di 80 m di cordolo.
Uretek Deep Injection per la stabilizzazione dei terreni di fondazione:
- non invasivo, senza scavi o lavori in muratura;
- rapido ed immediatamente efficace;
- non sporca e non produce scarti;
- permette interventi parziali e localizzati;
- monitorato con livello laser in tempo reale.
La resina Uretek Geoplus:
- espande rapidamente con alta pressione di rigonfiamento;
- rimane confinata nel volume significativo;
- stabile nel tempo;
- eco-compatibile: non inquina;
- prodotta in esclusiva per Uretek.
L’intervento
Il terreno sottostante al cordolo porta canaletta è di riporto, di natura granulare, misto ad argilla e depositato a fianco della struttura di appoggio del carroponte realizzata molti anni prima.
In occasione dell’ultima realizzazione del piazzale, nel 2008/9, oltre al compattamento del terreno di riporto sottostante e al getto del pavimento dello spessore di 40 cm, non si era potuto compattare anche il terreno della fascia adiacente già esistente.
L’esecuzione dei fori d’iniezione è stata realizzata per mezzo di perforatori manuali elettrici a rotopercussione. Durante questa fase il piano d’appoggio del cordolo è stato rilevato ad una profondità di 0,60/0,80 m dal piano di lavoro.
Le perforazioni, del diametro di 26 mm, eseguite attraverso il cordolo in cemento armato ed estese in alcuni punti per una lunghezza massima di 2,0 m oltre lo spessore dello stesso, sono state intervallate a distanze regolari operando dall’alto e centralmente al cordolo della canaletta.
Terminate le operazioni di perforazione si sono posati i condotti d’iniezione in acciaio mediante percussione. Le iniezioni sono state eseguite dapprima nei livelli più superficiali ed in seguito in quelli più profondi alle quote di m 0,10 e m 1,10 dal piano d’appoggio del cordolo.
Nei punti critici, corrispondenti alle aree di passaggio delle ruote dei cavalieri, si è realizzato un terzo livello d’iniezione, alla profondità di 2 m da p.c. In questo modo si è raggiunto e consolidato con precisione tutto il volume di terreno cosiddetto «significativo».