Il concorso d’idee per una Padova sostenibile e in linea con gli obiettivi «smart city» dell’Unione europea è stata una sfida lanciata a imprese e professionisti, per renderli partecipi della progettazione innovativa e, appunto, sostenibile della città 2.0. Una città digitale e all’insegna dell’ecosostenibilità e delle migliori e più performanti tecnologie.
La commissione del concorso, formata da rappresentanti individuati dal comune di Padova, dagli Ordini degli ingegneri e degli architetti di Padova, dall’Ordine degli psicologi del Veneto e dall’associazione Padova Soft City >>, ha esaminato e comparato i 15 progetti pervenuti, selezionando le cinque migliori proposte da portare in finale.
Il progetto vincitore. «Smart people, smart city», capofila Vs associati (architetti Giorgio Strappazzon e Fabrizio Volpato), in collaborazione con:
- eAmbiente per la parte relativa a verde e energia
- Damiano Maria Buscemi di Crispy Bacon (marketing e innovazione)
- Michela Ronzani (architetto)
- prof. Michelangelo Savino (urbanista dell’Università di Padova)
- Francesco Palazzo (urbanista)
- prof. Giorgio Tavano Blessi (Economia della conoscenza, Università di Bologna)
- dott.ssa Nicoletta Marin Gentilini (Green economy)
prevede il monitoraggio dei parametri ambientali, sociali ed economici, modifica della viabilità su gomma incentivando la rotaia, le vie verdi e fluviali, manifattura digitale e infrastrutture informatiche.
La proposta, oltre ad avanzare ipotesi per un possibile riassetto urbanistico e ridefinizione architettonica dello spazio costruito, suggerisce anche alcune strategie per la costruzione di un scenario diverso per lo sviluppo della città.