Patrimonio storico | Grande Guerra
Il cantiere di valorizzazione culturale e turistica delle Caserme di Strino
L’intervento di recupero e valorizzazione delle Caserme di Strino, curato dall’arch. Daniele Bertolini, ha avuto come scopo l’arresto del processo di degrado di alcune strutture superstiti della Prima Guerra Mondiale e il loro consolidamento attraverso metodologie di restauro conservativo. Le scarse tracce d’intonaco a base di calce sulle murature interne ed esterne degli edifici sono state consolidate e conservate, così come l’intonaco a base cementizia dello zoccolo alla base degli edifici.
Edilizia storica | Villa D'Adda
Recupero e riuso di un’abitazione fortificata medievale e dell’intorno
I lavori di recupero e riuso di Torre del Borgo sono stati tesi a valorizzare un luogo urbano degradato, insediando nel vecchio edificio la sede della Biblioteca Civica di Villa d’Adda. La Torre rappresenta uno degli edifici fortificati più noti alla storiografia bergamasca. L’accurata fattura delle strutture murarie medievali, l’integrità della struttura tipologica di abitazione fortificata, la posizione centrale rispetto all’abitato, conferiscono a questo manufatto il senso più completo di monumento. Il progetto di recupero si è occupato di diversi aspetti che condizionavano la conservazione dell’edificato: i dissesti strutturali di murature e solai, la mancanza di un sistema di collegamento tra i piani e tra i corpi di fabbrica che costituiscono il complesso della torre, l’assenza di reti impiantistiche e la mancanza di serramenti e adeguate finiture interne.
Edilizia storica | Risanamento conservativo e restauro
Cantiere di restauro senza interruzione dell’attività liturgica
L’intervento di risanamento conservativo e restauro della Basilica di Santa Teresa D’Avila è stato curato dagli architetti Zizioli e Pietrobelli e ha riguardato i lavori su facciata e campanile, sulle superfici interne, sulle navate e su intonaci e decorazioni. In facciata si è operato con lavori indispensabili alla risoluzione dei problemi conservativi dei paramenti, in grado di recuperare il decoro originario degli elementi ornamentali dell’edificio. La superficie dei nuovi intonaci interni è stata decorata con passaggi di velature che ripropongono la finitura cromatica nascosta da cento anni di polveri e depositi.
Produzione | Brianza Plastica
Rifacimento della copertura della Centrale dell’Acqua di Milano
Completate le opere di restauro e rinforzo degli elementi lignei costituenti le capriate e dell’assito, si è provveduto a posare il sistema di isolamento termico. Il sistema Isotec, di Brianza Plastica, composto da pannelli portanti in poliuretano espanso rigido con correntino metallico integrato, è stato scelto per le sue elevate prestazioni isolanti, le caratteristiche d’impermeabilità, l’estrema leggerezza che non grava le strutture esistenti e per la sua durabilità.
Edilizia storica | Venezia
Riqualificazione e restauro del complesso dell’Ex birrificio Pilsen
Nello storico complesso dell’Ex birrificio Pilsen, a Venezia, presso il Bacino Orseolo, è stato realizzato un polo commerciale. Collocato nelle immediate vicinanze di Piazza San Marco, il complesso esistente è composto da due edifici, il primo risalente all'800, l’altro al ‘900. Nel corpo di fabbrica ottocentesco sono stati conservati i prospetti originali e i negozi su Calle Frezzaria. Sono state conservate le murature portanti, con significativi cambi di quota per i principali impalcati interni. L’edificio novecentesco è stato demolito, fatta eccezione per i prospetti su Bacino Orseolo e Calle Zorzi, mantenuti in opera durante i lavori attraverso un articolato sistema di sostegno in carpenteria metallica. Realizzate una nuova struttura metallica con una copertura a capriate che ha lasciato l’ultimo piano dell’edificio completamente libero da supporti interni.
Edilizia ricettiva | Credera Rubbiano, Cremona
Casa di campagna dell’800 rivive come esercizio per la ristorazione
Il palazzetto ottocentesco di Credera Rubbiano, in provincia di Cremona, è stato oggetto di un attento e mirato intervento di restauro e risanamento conservativo che ha portato alla completa riqualificazione e valorizzazione dello stabile, eliminando tutti gli elementi edilizi estranei, aggiunti in epoca successiva alla costruzione e privi di qualsiasi valenza architettonica e artistica. Le strutture orizzontali e verticali sono state consolidate mentre i dipinti murali, coevi alla realizzazione dell’edificio, presenti in una stanza al piano terra e nel vano scala, sono stati oggetto di un’importante opera di restauro.
Edilizia storica | Ridestinazione museale
Com’è stato restaurato e valorizzato il Palazzo Baronale di Tiggiano
L’intervento di restauro e valorizzazione del Palazzo Baronale di Tiggiano ha portato alla realizzazione di una struttura museale dove le nuove funzioni s’inseriscono nella preesistenza storica. Nella scelta delle tipologie tecnico-operative, un ruolo fondamentale è stato attribuito al criterio del minimo intervento, alla compatibilità dei materiali utilizzati, alla reversibilità. Tra le strategie utilizzate, spiccano quelle non invasive e non distruttive.
Edilizia storica | Rovereto, Trento
Restauro conservativo per uno dei più prestigiosi palazzi di Rovereto
L’approccio al consolidamento del palazzo è stato di tipo conservativo, cercando di evitare ogni opera che potesse risultare troppo invasiva, per attuare invece il più possibile la “tutela del bene storico” anche in merito all’evidenza dell’utilizzo di tecniche costruttive molto valide già all’epoca della sua costruzione messe in campo dagli architetti Tacchi. In un intervento integrale come questo, operando un restauro di tipo conservativo, durante i lavori, sono stati ritrovati memorie cancellate o nascoste nelle fasi di adeguamento ai vari utilizzi ai quali è stato destinato l’edificio fino a oggi. Analisi e valutazioni in corso d’opera hanno permesso di attuare interventi più conservativi rispetto a quanto predisposto in progetto.
Spazi pubblici | Lugo di Romagna, Ravenna
Da parcheggio in pieno centro al ritorno a piazza come nel...
Un grande vuoto urbano intercluso, posizionato al centro dell’abitato di Lugo, sul sedime dell’antico foro romano e dello spiazzo fieristico medioevale prospiciente la fortezza, è stato riconcepito come spazio di conservazione della natura metafisica del luogo e come spazio flessibile per l'allestimento di attività diversificate, a partire da quella di spazio d’integrazione attraversato dai cittadini e dalle loro famiglie nei tempi del dopolavoro, un vero e proprio salotto urbano per i residenti.
Edilizia storica | Ridestinazione d'uso