La notizia del bando «Cantieri di lavoro» pubblicato dal comune di Torino ricorda (considerando le debite proporzioni) il New Deal di rooseveltiana memoria risalente ai provvedimenti presi tra il 1933 e il 1937 per contribuire a dare occupazione a chi, negli Usa, era senza lavoro a seguito della grande «Depressione» del 1929.
La giunta comunale di Torino ha infatti approvato il bando di partecipazione ai «Cantieri di lavoro per l’impiego temporaneo e straordinario» di cittadini disoccupati di lungo periodo residenti in Torino.
La città di Torino, per rispondere ai bisogni delle fasce più deboli del mercato del lavoro, anche per quest’anno intende realizzare cantieri di lavoro della durata di 12 mesi rivolti a 190 disoccupati con inizio tra il 1° settembre e il 3 ottobre prossimi. Il costo stimato dell’iniziativa per il comune di Torino è di 1.658.788,17 euro.
I partecipanti dovranno essere in possesso di un valore Isee 2016 non superiore a 5mila euro e, al fine della formazione delle graduatorie, i partecipanti saranno considerati in base ad età, composizione del nucleo familiare, presenza nel nucleo di componenti portatori di problematiche sociali e sanitarie.
I disoccupati saranno impiegati come operai generici in mansioni di pubblica utilità con un orario di 25 ore settimanali nell’ambito del decoro e della manutenzione degli uffici e degli spazi pubblici.