L’autore, docente all’Università di Brescia, sintetizza nel volume, come obiettivo del Bim, inteso come Building Information Management, oltre che BI Modelling, la modernizzazione dei processi decisionali per le attuazioni costruttive e delinea le modalità per il suo utilizzo in Italia.
Dopo aver citato il percorso della sua ideologizzazione negli Stati Uniti e nel resto del mondo, sottolinea gli aspetti organizzativi, contrattuali e finanziari che il Bim favorirebbe per l’attuazione digitalizzata dei programmi costruttivi, auspicandone pertanto la diffusione nelle procedure di appalto pubblico.
Successivamente ne illustra le applicazioni, declinando i molteplici aspetti del processo (abitualmente definiti in inglese), come lo Space Programming (per definire i requisiti delle aree funzionali); il Model Checking (per il controllo articolato, l’analisi e la validazione del processo progettuale); gli Employer’s Information Requirements (Eir), che chiariscono il ruolo delle fasi di modellazione informativa per la realizzazione del Bim Execution Plan (Bep).
Lo scopo è di spiegare e favorire i processi di Data-Driven per la raccolta e l’organizzazione digitalizzata di grandi quantità di dati, alla scala edilizia, infrastrutturale e urbana.
Tra i casi studio proposti, ci sono: due opere italiane di media dimensione; la torre milanese City Life di Zaha Hadid; la Fondazione Vuitton a Parigi di Frank Gehry.
Bim e digitalizzazione dell’ambiente costruito
Angelo Luigi Camillo Ciribini
Grafill (Palermo), 2016
pp. 428, € 39,00
di Roberto Gamba
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