Si discute oggi sul rapporto tra politica e cittadini; sulle interpretazioni e sulle risposte concrete alle esigenze della popolazione, al di là delle prassi scientifiche e disciplinari.
Adriano Paolella, docente all’Università di Reggio Calabria, consulente di Italia Nostra e responsabile ambiente di Cittadinanzattiva, se ne occupa nell’ambito dell’architettura, considerando che la storia ha sempre affrontato questo tema associando gli esempi del progresso e dello sviluppo delle tecniche costruttive.
In sette capitoli, enuncia quali principi e soluzioni siano stati in favore dell’ambiente, dei luoghi, delle risorse naturali; analizza da una parte gli aspetti negativi delle tendenze; dall’altra delinea una modalità operativa positiva.
Cita fasi storiche significative, trattatismo, utopia, modernismo; dichiara che l’architetto finora ha costruito secondo ordini, normative disciplinari, vincoli comunitari e non ha dimostrato consapevolezza degli effetti prodotti dalle sue azioni nel paesaggio e nei sistemi naturali; si è occupato più della razionalizzazione del costruire e della sua economicità che dell’impatto ambientale.
Il futuro deve rivolgersi al miglioramento delle relazioni dirette con la comunità; al riuso dell’esistente; a rendere il progetto un’azione partecipata; a evitare uniformazione e modalità operative improntate al formalismo.
Autore: Adriano Paolella
Casa editrice: Luigi Pellegrini editore (Roma)
Pagine: 164
Prezzo: 14,99