Tra le misure principali per le imprese di costruzioni previste nello schema di decreto approvato in via preliminare dal Consiglio dei ministri vi è la qualificazione imprese con il sistema Soa confermata, l’introduzione dei requisiti premiali, l’istituzione dell’albo dei direttori lavori e dei collaudatori delle opere infrastrutturali, la qualificazione dei contraenti generali affidata all’Anac, il subappalto liberalizzato con un limite del 30% per l’affidamento dei lavori specialistici.
Proponiamo un breve vademecum sulle principali novità della riforma del Codice Appalti:
- riduzione delle stazioni appaltanti con necessità di qualificazione presso l’Anac
- centralizzazione della domanda con il ricorso alle centrali di committenza
- maggiore trasparenza con le commissioni di gara nominate da Anac in base all’elenco dei commissari di gara
- mantenimento della qualificazione Soa oltre i 150mila euro e introduzione delle misure premiali per le imprese virtuose
- maggiori controlli sulle società di attestazione che certificano le imprese di costruzioni
- subappalto liberalizzato con un limite del 30% per l’affidamento dei lavori specialistici
- innalzamento delle soglie per gli affidamenti di servizi e forniture senza gara con invio a tre operatori scelti con procedura negoziata senza bando (da 100 a 150 mila euro)
- controllo dei requisiti attraverso l’Avcpass trasferito al ministero delle Infrastrutture che dovrà gestire la banca dati degli operatori economici
- affidamento dei lavori di norma sulla base del progetto esecutivo
- applicazione graduale del Bim e premialità per i progettisti che lo useranno
- recepimento del documento di gara unico europeo per l’autocertificazione che dovrà essere verificata con accesso alla banda dati
- ricorso generalizzato ai mezzi elettronici di comunicazione-informazione
- pubblicità delle fasi prodromiche e successive della gara che va affiancata alle pubblicità degli avvisi e dei bandi di gara
- conferma della disciplina sulla verifica dei progetti con il divieto per chi ha progettato il singolo intervento di svolgere attività di verifica
- introduzione del dibattimento pubblico per gestire il consenso sul territorio oltre alla conferenza preliminare che potrà indire la stazione appaltante coinvolgendo i concorrenti
- nuovo rito abbreviato in camera di consiglio sull’impegnativa dei motivi di esclusione e rimedi alternativi
- disciplina del parternariato pubblico privato con trasferimento completo del rischio operativo al concessionario
- sostituzione del progetto preliminare (non dello studio di fattibilità) con il solo progetto di fattibilità
- affidamento degli incarichi di servizi d’ingegneria e architettura mai al prezzo più basso ma all’offerta economicamente più vantaggiosa
- concorso di idee e di progettazione obbligatori per opere di rilevante impatto storico-artistico-ambientale e tecnologico
- sviluppo della digitalizzazione nelle procedure
- qualificazione imprese con il sistema Soa confermata ma con introduzione di requisiti premiali
- istituzione dell’albo dei direttori lavori e dei collaudatori delle opere infrastrutturali
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