Luigi Schiavo, presidente di Ance Veneto >>, sulle dichiarazioni del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Graziano Del Rio, rilasciate dopo la riunione in prefettura a Genova con il governatore della Liguria Claudio Burlando, il capo del dipartimento di Protezione civile Franco Gabrielli e il sindaco Marco Doria, ha commentato che «non è possibile che si deroghi al patto di stabilità a disastro avvenuto e solo per riparare i danni. L’esperienza ci dice che la prevenzione costa fino a cinque volte meno che intervenire ex post. Gli investimenti a favore della mitigazione del rischio idrogeologico dovrebbero rimanere fuori dai vincoli di bilancio, sempre e in qualsiasi area del Paese. È un paradosso che l’Europa non permetta di investire per opere di prevenzione, ma dia il via libera ogni anno per spendere fuori patto di stabilità 3,5 miliardi per ripianare i danni. Con maggiore lungimiranza e flessibilità si potrebbero violare i limiti di bilancio oggi, ricevendone un sicuro rientro economico nel tempo».
L’Ance Veneto sottolinea infine come sia insoddisfacente che su 62 miliardi di euro di nuovi fondi strutturali europei 2014-2020 solo l’1,4%, pari a 876 milioni, sia stato destinato alla riduzione del rischio idrogeologico.