Regina De Albertis, da quest’anno alla guida di Ance Giovani, ha organizzato il convegno annuale a Genova, città simbolo della volontà del sistema delle costruzioni di saper ripartire nel mutato quadro economico e sociale con la rigenerazione urbana e del territorio e con la ricostruzione di Ponte Morandi, infrastruttura viaria che con il suo crollo ha segnato l’apice del degrado gestionale del patrimonio costruito.
Da Genova è quindi partita l’iniziativa #Bloccadegrado con i nastri gialli, pensata da Ance coinvolgendo la società civile affinché possa segnalare i casi di degrado, d’incuria e di abbandono del territorio.
Ricordiamo che ad aprile 2018 nasceva il sito sbloccacantieri.it per segnalare le tante opere abbandonate, ferme, bloccate del nostro Paese, al servizio dei territori e dei cittadini che con le loro segnalazioni hanno permesso di mappare oltre 600 opere ferme per un valore di 53 miliardi di euro.
Come è stato evidenziato nel corso del convegno, ogni 3 giorni si registra un crollo nelle scuole. Più di 17 mila edifici scolastici sono a rischio pericolosità sismica e il 90% dei comuni è soggetto a rischio idrogeologico. Così come sono a rischio 350 i siti archeologici e d’interesse storico-artistico.
Al convegno è stata evidenziata anche una scheda riassuntiva dei decenni trascorsi: negli ultimi 70 anni sono stati provocati danni da fenomeni naturali per 256 miliardi di euro e il 74% delle abitazioni esistenti è stato costruito prima del 1980, anno dell’entrata in vigore della normativa antisismica.
Un dato conferma la necessità d’intervenire con urgenza nelle città: 15 milioni di persone abitano in aree periferiche, aree spesso interessate da degrado, marginalità, disagio sociale, insicurezza e insufficienza di servizi.
Intervenire nella riqualificazione delle aree urbane significa anche mettere mano al fabbisogno termico medio degli edifici residenziali esistenti che è circa quattro volte superiore alla media degli edifici costruiti secondo le recenti normative sull’efficienza energetica.
Purtroppo vi sono dati che destano timore e perplessità negli operatori del sistema delle costruzioni e nella società: la Commissione Ue, per esempio, ha rivisto al ribasso le stime del Pil italiano nel 2019: dal +1,5% stimato dal Governo al +0,1%. Secondo questo dato l’Italia è all’ultimo posto in Europa per crescita economica.
Al termine del convegno dei giovani costruttori sono state presentate le foto e il sito www.bloccadegrado.it, che raccoglierà tutte le segnalazioni sul territorio di luoghi abbandonati evidenziati con i nastri gialli e con i cartelli presenti nei kit distribuiti a tutti partecipanti.
Alla mobilitazione hanno già aderito comitati civici, associazioni di categoria, rappresentanti delle istituzioni come il viceministro delle Infrastrutture Edoardo Rixi, il sindaco di Genova Marco Bucci e il governatore della Liguria, Giovanni Toti ma anche il sindaco di Milano Beppe Sala e il governatore del Piemonte Sergio Chiamparino.
Regina De Albertis | Presidente Giovani Ance
«In un Paese in cui i giovani sono costretti ad andare all’estero, siamo desiderosi di impegnarci per costruire un Italia diversa, che non ostacoli ma agevoli chi fa impresa, riconoscendone il valore per lo sviluppo e per la collettività. Il nostro compito è quello di far capire alla politica, alle amministrazioni, ai media, a tutti i cittadini che in gioco non c’è soltanto la sorte delle nostre aziende ma c’è innanzitutto il futuro degli italiani».
Gabriele Buia | Presidente Ance
«Non è più tempo delle polemiche e delle divisioni. Dobbiamo liberarci dalla trappola della burocrazia asfissiante che impedisce e ostacola qualsiasi intervento, pubblico o privato. Istituzioni, cittadini e imprese devono lavorare insieme per il benessere sociale, perché non possiamo permetterci un’altra tragedia a causa dell’immobilismo e della mancata manutenzione. #Bloccadegrado è una chiamata all’impegno civile in cui tutti noi siamo chiamati a fare la propria parte».
Video-interviste a cura di Livia Randaccio