Le nuove Linee Guida dell’Eba, l’Authority bancaria europea, che prevedono un’ulteriore stretta sugli Npl e quindi sui prestiti alle imprese, stanno preoccupando i costruttori italiani.
Gabriele Buia | Presidente Ance
«Siamo molto preoccupati per le nuove indicazioni che arrivano dall’Europa sulla gestione dei crediti deteriorati, a seguito delle problematiche legate agli Npl. Condividiamo le critiche avanzate ieri dall’Abi sulle Linee Guida dell’Eba e siamo convinti che non possiamo persistere negli errori che hanno già causato danni enormi all’economia nazionale, mettendo in difficoltà le imprese e gli istituti di credito. I nuovi inasprimenti, se attuati, danneggeranno ulteriormente il settore delle costruzioni che più di tutti in questi anni ha sofferto di mancanza di liquidità e che continua a soffrire da oltre 10 anni di una crisi di sistema, anche a causa delle imposizioni europee. Nei confronti del settore, infatti, da parte dell’Eba c’è un accanimento particolare. Come si spiega altrimenti che le nuove indicazioni dell’Authority dispongano accantonamenti pari al 150% per i prestiti al settore immobiliare, senza distinzione di sorta e senza alcuna valutazione preventiva come se fossero tutti prestiti speculativi e quindi ad alto rischio. E’ necessario, dunque, che il nostro Paese si attivi per opporsi con fermezza a queste indicazioni che, ancora una volta, provocheranno conseguenze devastanti per l’intera economia».