La tanto discussa Direttiva sull’efficienza energetica (Energy performance of building directive – Epbd) è stata approvata dal Parlamento europeo.
Una misura che spingerà forti investimenti sul fronte della decarbonizzazione del patrimonio immobiliare esistente per ridurre progressivamente le emissioni di gas serra e i consumi energetici nel settore edilizio entro il 2030 e pervenire alla neutralità climatica entro il 2050.
Ance stima che a livello nazionale circa cinque milioni di immobili residenziali dovranno essere oggetto di riqualificazione per raggiungere prestazioni energetiche più accettabili. Secondo i dati Enea e gli attestati di prestazione energetica (Ape) il 51,8% degli immobili è nelle classi peggiori (F e G).
Anche a Brescia l’approvazione della Direttiva “Case Green” favorirà la transizione ecologica nel graduale passaggio dai combustibili fossili a fonti di energia rinnovabili e sostenibili, intervenendo non solo su immobili di nuova costruzione, ma soprattutto sul innovo degli edifici più energivori.
Massimo Angelo Deldossi | Presidente Ance Brescia
«Serve mettere da parte qualsiasi lamentela per lavorare uniti a un obiettivo comune, al quale i costruttori possono e devono contribuire in prima persona: il miglioramento del rendimento energetico degli edifici per la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra e il raggiungimento della neutralità carbonica del parco immobiliare. Un obiettivo ambizioso al quale si può tendere solo insieme, disponendo di risorse, a partire da un fondo Ue per la transizione ecologica, e di strumenti finalizzati a portare avanti quanto stabilito in sede europea. Per Brescia e provincia si tratterebbe di intervenire per la rigenerazione ecologica di circa 610mila immobili su un totale di oltre 690mila nei tempi indicati dalla direttiva».