Vittorio Massimo Borgo | Amministratore unico di geoJOB
«È praticamente impossibile costringere questi lavoratori a scrivere il curriculum seduti a un tavolino, occorre trovare altri metodi per intercettare i loro bisogni, senza sottovalutarne mai l’intelligenza e la prontezza. Si tratta di un popolo con una socialità acceleratissima e che sa suggerire spontaneamente gli strumenti più utili per un corretto percorso di recruiting. I risultati della ricerca confermano che gli operatori coinvolti nell’intermediazione del lavoro si trovano oggi di fronte a una grandissima sfida. Siamo tutti chiamati a rivestire un ruolo innovativo nel recruitment, e l’impiego delle nuove tecnologie ci aiuterà sempre di più a far incontrare rapidamente ed efficacemente la domanda e l’offerta di lavoro».
I risultati della ricerca
Le attese, le attitudini ma anche i timori dei lavoratori che operano nel comparto delle costruzioni sono stati oggetto di un’indagine commissionata da GeoJob Recruitment e condotta dalla struttura di ricerca Kickthecan.
L’analisi ha intercettato gli utenti iscritti a sette gruppi professionali di Facebook evidenziando alcuni tratti significativi del profilo di questi lavoratori, come l’interesse per le nuove tecnologie e la necessità di aggiornamento specialistico, inteso come elemento essenziale per aumentare le proprie opportunità di lavoro.
Piuttosto abili nell’impiego di cellulari e smartphone e nell’utilizzo dei social network, i lavoratori dell’edilizia riescono a fare rete e a scambiarsi informazioni strategiche per la ricerca del lavoro, soprattutto tramite Facebook (28,2%).
Il canale privilegiato per la ricerca di occupazione resta comunque il passaparola tra amici e parenti, utilizzato dal 40,7% del campione, seguito dai social media (22,7%) e, in misura sorprendentemente piccola, dai portali di offerte di lavoro come Monster, Infojobs e gli altri operatori online (11,4%).
Interessante è il dato relativo alle agenzie per il lavoro generaliste (Adecco, Gi Group, Umana, Randstad…), che vengono scelte come canale per la ricerca di occupazione soltanto dal 9,6% del totale.
In ogni caso il dato più rilevante è che ben il 76,1% del campione non ha mai fatto l’esperienza di un’agenzia per il lavoro. E del restante 23,9%, coloro che non si sono trovati “per niente bene” rappresentano quasi la metà, il 46,4%, contro un magro 7,1% che esprime la piena soddisfazione.
Altra nota di rilievo è che ben il 96% dei rispondenti ha svolto il questionario direttamente dallo smartphone, a testimonianza di quanto mobile e dinamico sia il popolo dei lavoratori edili. Un’indicazione molto utile rispetto alle iniziative di comunicazione rivolte a questo pubblico.
Digitalizzazione e recruiting
Sullo sfondo di quest’indagine c’è dunque il grande tema della digitalizzazione e dell’alfabetizzazione informatica, un fattore che avvicina la domanda e l’offerta più di quanto si possa ipotizzare, e sul quale i lavoratori sono spesso più attenti rispetto alle aziende.
La mission di un operatore come geoJOB si basa appunto sulla constatazione che l’impiego delle piattaforme digitali e dei social network si presta ottimamente alla ricerca di lavoratori ben profilati.
Si tratta di strumenti digitali senza i quali il recruitment rimarrebbe un processo ancora lungo e soprattutto costoso. Per le agenzie per il lavoro diventa quindi cruciale abbracciare la grande opportunità offerta dall’evoluzione di queste tecnologie.